E&M
2019/3
Indice
Editoriale
Dossier: capitale (troppo) umano
Dossier: lo scenario
Dieci anni di mutamenti per il mondo del lavoro
Luci e ombre della gig economy
Dossier: recruiting e selezione
La selezione tra meritocrazia e disuguaglianze
Dossier: carriera
Fare carriera in Italia: vecchi percorsi, nuove tensioni
Dossier: istituzioni e rappresentanza
Visual readings
Servizi finanziari
Speciale 30 Anni di Economia & Management
La selezione tra meritocrazia e disuguaglianze
La professione del selezionatore ha un ruolo attivo nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro: il ruolo del selezionatore non è semplicemente riconducibile al far incontrare le necessità produttive delle imprese e le caratteristiche esistenti dell’offerta. Sono in realtà degli intermediari. In altri termini i selezionatori hanno una certa influenza nella «costruzione sociale» delle caratteristiche che la forza lavoro dovrebbe avere per corrispondere alle esigenze della domanda.
La traduzione in criteri di selezione delle necessità aziendali ha come conseguenza la potenziale rilevanza sociale di determinate caratteristiche della forza lavoro. Inoltre, da una parte il selezionatore, di fronte a esigenze aziendali difficilmente soddisfabili, negozia con l’azienda una revisione degli standard posti; dall’altra contribuisce in maniera importante alla determinazione delle caratteristiche necessarie a ricoprire una determinata mansione nel caso in cui l’azienda non abbia idee precise in proposito.
In generale tutto ciò ha conseguenze rilevanti sulla possibile inclusione nel processo di selezione – o addirittura sulla possibile inclusione sociale – di candidati con determinate caratteristiche.
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