E&M

2019/3

Federica Pintaldi Fabio Rapiti

Dieci anni di mutamenti per il mondo del lavoro

In Italia il mercato del lavoro ha attraversato forti trasformazioni nell’ultimo decennio, dalla struttura dell’occupazione, alla composizione professionale della popolazione, fino alle condizioni di vita dei lavoratori. Tali trasformazioni sono state determinate dall’intrecciarsi di fattori ciclici e strutturali: la grande crisi economica, il progressivo spostamento della struttura produttiva verso il terziario e le tendenze socio-demografiche di lungo termine.

Nel 2018, a oltre dieci anni di distanza dall’inizio della crisi, il recupero del livello di occupazione è frutto di una riallocazione della forza lavoro verso settori e professioni a bassa qualifica (e bassa retribuzione); ciò, insieme a una riduzione delle ore lavorate, spiega gran parte del mancato recupero del reddito pro capite. Tuttavia, dalla seconda metà del 2018, l’Italia è entrata in una nuova fase di stagnazione.

In questo contesto, la precondizione per sopravvivere e crescere è superare una visione di breve periodo, investendo in risorse umane qualificate, innovazione continua, ricerca e sviluppo. Lo Stato deve ricoprire un ruolo di primo piano nel favorire questo rinnovamento, con incentivi mirati e investimenti infrastrutturali soprattutto nel Mezzogiorno.

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