Articolo 3

Le donne sono ancora «il secondo sesso»?
Settant’anni fa veniva pubblicato presso l’editore Gallimard Le Deuxième Sexe (1949) della scrittrice francese Simone De Beauvoir. Il libro suscitò le critiche di tutti, da destra a sinistra, per non parlare della Chiesa: nel 1956 il Vaticano lo inserì nell’indice dei libri proibiti; fu tradotto e pubblicato in Italia solo nel 1961. Il libro è una riflessione sulla posizione della donna nella società dal punto vista della filosofia esistenzialista; la scrittrice passa in rassegna i ruoli attribuiti alle donne dalla cultura occidentale maschile: sposa, madre, prostituta, vecchia – ...

Sanremo: come evitare la dittatura della maggioranza
Il 69° festival della canzone italiana di Sanremo è stato vinto da una canzone intitolata Soldi, cantata da Alessandro Mahmoud in arte Mahmood. Questa vittoria ha suscitato molte polemiche. Tra queste la discrepanza tra le preferenze espresse, da una parte, dalle giurie d’onore e della sala stampa e, dall’altra, da quelle del pubblico che aveva deciso di partecipare attraverso il televoto. Questo caso ci interessa perché entra in gioco il tema del merito, della valutazione e di chi debba assumersi la responsabilità di valutare le persone. La parola merito e l’espressione in base al merito, ...

La violenza contro le donne: quanto contano il ricatto e la violenza verbale
Il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’ONU nel 1999, in quanto considerata una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale, sociale, culturale e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna, anche nel mondo del lavoro. L'ONU ha ufficializzato una data in cui un gruppo di donne attiviste latinoamericane si sono riunite a Bogotá nel 1981 in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal considerate ...

Giornata della disabilità: e le aziende?
Il 3 dicembre è la giornata internazionale delle persone con disabilità. Come si muovono le aziende su questo fronte? Da una ricerca[1] che abbiamo appena concluso in collaborazione con il CESVIP Lombardia, l’Istituto Besta di Milano e altri soggetti che lavorano da sempre sul tema (come AGDP Onlus e AIDP) emerge che la disabilità in azienda è vista come una questione da affrontare obtorto collo, per assolvere un obbligo di legge (quando viene assolto…). Poche le eccezioni e le best-practice. Le persone con disabilità in azienda hanno perlopiù una disabilità fisica; quelle con disabilità ...

Avvertenza: questo è un blog radical chic!
Abbiamo già scritto, in un articolo pubblicato sul numero 6 di E&M del 2015, che le iniziative di gestione della diversità da parte delle imprese risentono, in positivo e in negativo, non solo del contesto organizzativo interno, ma anche del contesto sociale e legale del Paese in cui si trovano a operare. A questo proposito, in Italia, negli ultimi mesi è in atto una campagna di delegittimazione di chi si occupa di diversità con particolare attenzione ai temi del genere, dell’orientamento sessuale e dell’etnia. I propugnatori di questa campagna tendono a bollare tutti coloro che vogliono ...

Congedo di paternità: perché è una priorità
La rigida divisione dei ruoli sociali fra padre breadwinner e madre caregiver, che ha dominato la cultura e i modelli familiari dal dopoguerra fino agli anni Settanta, è stata una causa sostanziale delle asimmetrie di genere. Gli studi sottolineano infatti che qualsiasi discontinuità in ambito lavorativo si presume comporti un significativo disinvestimento in competenze e conoscenze che si traduce in un minor valore del lavoratore e, conseguentemente, in minori retribuzioni e opportunità di carriera. La maternità e la gestione dei figli, ancora viste come un momento esclusivamente personale ...

Le diverse facce della flessibilità
Con il termine gig economy (in italiano «economia dei lavoretti») si intende un modello economico che si basa su prestazioni lavorative temporanee, di solito mediate da piattaforme digitali. Il tema sta diventando sempre più importante a livello politico tanto che la Commissione occupazione del Parlamento europeo se n’è già occupata con il fine di garantire maggiori tutele a questi lavoratori. Anche la stampa italiana ha iniziato a discutere del tema soprattutto da quest’anno (Figura 1); mentre la stampa in lingua inglese ne dibatte da più tempo (Figura 2). Figura 1: articoli in lingua ...

Segregazione al lavoro: quando gli uomini sono minoranza
96 per cento, 77 per cento e 63 per cento. Tre percentuali che rappresentano il peso delle donne insegnanti, rispettivamente, nella scuola elementare, media inferiore e media superiore in Italia. Il fenomeno non è recente e un tale livello di segregazione di genere avrebbe dovuto spingere il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica (MIUR) – il datore di lavoro della maggioranza degli insegnanti in Italia – a mettere in atto piani, programmi e azioni tesi a risolvere questo problema. Sul sito del Ministero non c’è nessuna traccia di questi piani, programmi ...

È l'ora dei giocattoli gender neutral
Le radici del Gender Gap, il divario tra i generi in merito all’accesso e alla distribuzione delle risorse e delle opportunità (culturali, sociali, economiche, politiche), sono radicate negli stereotipi di genere di cui la cultura si nutre (Ceci e Williams 2011; Watt e Eccles 2008; Bombelli e Raffaglio 2008). Il tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la scarsa presenza di donne nella sfera pubblica e nelle posizioni di vertice in ambito manageriale, politico ed economico così come nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria , matematica), il pay gap, sono i ...

Oltre il collocamento obbligatorio
Negli ultimi tempi la questione della disabilità sta acquisendo importanza e visibilità nell’opinione pubblica: si pensi al recente disability pride del 15 luglio e più in generale all’esposizione quasi giornaliera di sportivi e influencer per sensibilizzare il pubblico. Questa emersione del tema pone alcune domande sullo stato dell’arte della disabilità, soprattutto nel mercato del lavoro, un ambito nel quale la situazione sta cambiando, anche se lentamente (la percentuale di disabili tra 45 e 64 anni occupata è di circa il 18 per cento). Ne discuto brevemente con Daniele Regolo ...