Articolo 3

Obesità: lo stigma diventa deumanizzazione
Circa un mese fa, l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ha indetto l’obesity day (https://www.obesityday.org/) e, nella conferenza organizzata a Roma per quell’occasione, è stata presentata la «Carta dei diritti e dei doveri della persona con obesità». L’incipit della Carta è: «I diritti delle persone con obesità sono gli stessi diritti umani e sociali (di quelli) delle persone senza obesità». Perché si è sentita la necessità di scrivere una «Carta dei diritti e dei doveri della persona con obesità»? I principali obiettivi dei promotori sono stati: sensibilizzare ...

Perché la vecchiaia è più difficile per le donne
«Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire». Anna Magnani La longevità, considerata un fenomeno positivo a livello individuale, sta diventando un aspetto critico a livello collettivo, sia nella società che nel mondo del lavoro. L’ageismo è una forma di pregiudizio e svalorizzazione ai danni di un individuo, in ragione della sua età; in particolare verso le persone anziane (1). In virtù di questo pregiudizio, nel 2020 avere più di 45 anni nelle imprese italiane può rappresentare uno stigma e quindi una fonte di discriminazione. Gli ...

L’inclusione LGBT oltre le città enclavi e le grandi aziende
Un recente convegno dedicato all’inclusione LGBT realizzato dall’Università di Bergamo in collaborazione con Parks - Liberi e Uguali e la compagnia del Teatro dell’Oppresso In Ca’Pacis TdO ci offre lo spunto per riflettere su due aspetti legati alla gestione della diversità nelle imprese italiane. Un primo aspetto riguarda il fatto che ancora oggi, a più di quattro anni dall’approvazione delle unioni civili, l’inclusione LGBT riguardi una minoranza di imprese, prevalentemente di grandi dimensioni, con una prospettiva globale. A questo proposito è importante citare il caso di due ...

Lo spettro del «generazionalismo»
Generazioni in azienda: il tema è entrato a pieno titolo nell’agenda dei media e, ovviamente, delle organizzazioni. Ricercatori, consulenti, guru, giornalisti s’interrogano su come gestire e far convivere le diverse generazioni a lavoro. Chi sono e che cosa desiderano i membri delle varie generazioni? What Do Millennials Want at Work? titola il blog del 20 agosto 2019 di Great Place To Work. Reality Bites Back: To Really Get Gen Z, Look at the Parents sostiene il giornalista di Bloomberg in un recente articolo. «Generazione della ricostruzione» (1928-1945), «Baby boomers» (1946-1964), ...

Più donne nei CdA: perché per le altre non è cambiato niente?
È tempo di bilanci per la legge Golfo-Mosca (lex 120/2011) che ha introdotto le quote di genere nei CdA delle società quotate e a controllo pubblico stabilendo che almeno un terzo dei componenti degli organi sociali debba appartenere al genere meno rappresentato. Il dispositivo di legge ha riguardato i tre rinnovi dei CdA successivi all’agosto 2012 (un periodo solitamente pari a nove anni) e a fine 2018 ha cessato di essere attiva per 34 società quotate. Numerose monitoraggi e statistiche ne evidenziano gli indubbi effetti positivi. In primo luogo la percentuale di donne consigliere è ...

La prima volta fu rivolta e ora che fare?
Il 28 giugno 2019 si celebra il cinquantenario dalla cosiddetta rivolta di Stonewall che segna l’inizio del movimento di liberazione omosessuale «moderno»[1]. Anche se la prima manifestazione omosessuale italiana pubblica fu quella contro il congresso di psichiatria sulle devianze sessuali del 5 aprile 1972. La manifestazione fu organizzata dal Fuori! di Torino, guidato da Angelo Pezzana. A cinquant’anni dal 1969 e a quarantasette anni dal 1972, si svolgono in Italia, da maggio a settembre, ben 40 parate (erano 28 nel 2018 e 5 nel 2013) dell’orgoglio LGBTI (Lesbico, Gay, Bisessuale, Transessuale, ...

Smart working: vorrei ma non posso?
Ogni anno l’Osservatorio Diversity, Inclusion & Smart working (DIS) di SDA Bocconi svolge una ricerca con lo scopo di analizzare il modo in cui le organizzazioni concettualizzano, mettono in atto e promuovono lo smart working, evidenziando costi e benefici percepiti dai lavoratori e dall’organizzazione stessa. Queste ricerche hanno evidenziato che la diffusione della pratica è ancora limitata, anche se in crescita. Le aziende che l’adottano sono attente – almeno formalmente – ai temi della gestione della diversità, ma tale adozione è spesso condizionata da una serie di vincoli che ...

Lavoro Agile 2019: diritto alla disconnessione?
Lo smart working o lavoro agile è una modalità di lavoro che, abilitata dalle tecnologie digitali, permette di lavorare «anytime, anywhere». Non si tratta solo di una pratica di welfare e di conciliazione, ma anche di un nuovo modello di governance aziendale, un nuovo modo di lavorare che risponde alla trasformazione tecnologica e ai modelli organizzativi dell’industria 4.0. A seguito della legge 81/2017 e all’interno di un dibattito pubblico che sostiene la diffusione di questa pratica con grande enfasi sottolineandone i benefici per i lavoratori, per le imprese e l’ambiente questo ...

Quando lo scherzo diventa discriminazione
Lo scorso febbraio, la Corte di Cassazione[1] ha rigettato il ricorso del Pastificio Rana contro una sentenza della Corte di Appello di Venezia[2]. La Corte aveva confermato la condanna dell’azienda per condotta vessatoria nei confronti di un dirigente che era stato licenziato (tale condotta sarebbe stata posta in essere tra il 2001 e il 2007, l’anno del licenziamento). Tra le cause di questa condotta era citato il fatto che il dipendente venisse sistematicamente apostrofato con il termine «finocchio». L’azienda ha criticato la sentenza sostenendo che i giudici di appello non avessero ...

Quei paletti al lavoro agile
Le lavoratrici che hanno concluso il congedo di maternità da meno di tre anni e i genitori dei figli in condizioni di disabilità grave hanno diritto alla precedenza rispetto ai loro colleghi quando chiedono di lavorare in modalità «agile» (o smart working). Questa è la novità introdotta dalla legge di bilancio 2019 (lex 145/2018 comma 486) in parziale modifica alla legge 81/2017 che ha istituito il lavoro agile come una modalità alternativa di esecuzione del rapporto subordinato. Questa misura, che sembra di primo acchito voler sostenere le categorie storicamente più svantaggiate sul ...