E&M
2023/1
Indice
Editoriale
Dossier. Così viCina così lontana
L’internazionalizzazione della moneta cinese
Il cerchio magico di Xi Jinping
La strategia americana per contenere Pechino
Rischi e opportunità per le aziende italiane
Nuove Vie della Seta: una, nessuna e centomila
Leadership multiculturale come leva di successo
Fare business in Cina: il caso Brembo
Se internet incontra la Grande Muraglia
Focus. Piccole e Medie Imprese: le sfide al futuro
PMI e continuità di successo nei nuovi scenari competitivi
Un triennio complesso che porta con sé problemi e opportunità
Affrontare il new normal: competenze, risorse e leadership
Le quattro strategie per promuovere pratiche sostenibili
Gestione della diversità: un territorio esteso ancora da esplorare
Fusioni e acquisizioni
Management e board: una relazione cruciale nelle operazioni M&A
Internazionalizzazione
Amministrazione e controllo
Elevata incontrollabilità: quali obiettivi, prestazioni e incentivi
Organizzazione e People Management
Strategia e imprenditorialità
Dal riciclo al ridisegno: la sfida dell’economia circolare in Italia
Disclosure non finanziaria per valorizzare le pratiche sostenibili
Export Manager: professione strategica per la crescita
La norma UNI 11823:2021 definisce e disciplina i compiti dell’Export Manager (EM). Si tratta di una professionalità cruciale per le imprese che vogliano internazionalizzarsi potenziando la propria presenza nei mercati esteri. Operante all’interno della funzione commerciale, l’EM è una figura in cui si condensano hard e soft skills da quelle digitali e linguistiche fino a quelle comunicative e di mediazione culturale. L’EM deve anzitutto eseguire due tipi di valutazione: in primo luogo deve verificare che il modello di business aziendale sia coerente con il progetto di internazionalizzazione dell’impresa; in secondo luogo, una volta scelti i mercati target, deve valutare il contesto competitivo in cui l’azienda si troverà a operare. Elaborata poi una strategia di ingresso nel mercato, l’EM deve ridisegnare il modello di business per adeguarlo a tale piano strategico, definendo anche gli aspetti commerciali e di comunicazione. È poi sua responsabilità valutare e gestire i rischi legati all’export e all’internazionalizzazione in loco. La somma di tutte queste attività è rappresentata dall’Export Business Plan, periodicamente aggiornato e monitorato non solo dall’EM ma anche dalle altre funzioni aziendali. Una volta approvato, esso deve essere implementato operativamente, solitamente nelle attività di un Ufficio estero. A questo punto le operazioni di predisposizione possono dirsi completate, e l’attività commerciale nei mercati esteri potrà avviarsi e seguire le canoniche fasi di prevendita, vendita, spedizione e postvendita.
L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI PREMIUM
Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.