E&M

2023/1

Davide Chiaroni

Dal riciclo al ridisegno: la sfida dell’economia circolare in Italia

Sebbene in Italia si confondano spesso, l’economia circolare non corrisponde a quella del riciclo. Da un lato abbiamo un paradigma che mira alla minimizzazione dei rifiuti, cercando di dare una nuova vita a risorse e prodotti, dall’altro un sistema di trasformazione e riutilizzo dei rifiuti, che implica però sempre una riduzione del valore intrinseco delle risorse e dei costi economici, ambientali ed energetici.Le strade per trasformare il ciclo di vita dei prodotti da lineare a circolare sono essenzialmente due. Con l’upcycling le risorse già utilizzate vengono re-impiegate per dare vita a oggetti dal valore intrinseco più alto: è il caso dei teloni dei camion utilizzati per produrre zaini impermeabili e dal design attraente o delle tende solari impiegate per creare un filato di tipo cotoniero. Nel modello del redesign, invece, i prodotti sono appositamente progettati per avere un ciclo di vita circolare: sono il più possibile modulari, di facile manutenzione e con componenti ottimizzate e rilavorabili. L’adozione di soluzioni e strategie improntate alla circolarità dipende in ultima istanza dalla volontà del management dell’impresa di procedere verso una transizione sostenibile. Questo potrà avvenire solo se si comprenderà il valore strategico dell’economia circolare, poiché – una volta adottate – queste soluzioni necessitano di tempi piuttosto lunghi per dare i propri frutti.

L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI PREMIUM

Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.