E&M
2019/2
Indice
Dossier: 1969, ritorno al futuro
Dossier: scienza e tecnologia
Dossier: capitale e lavoro
Dossier: diritti civili
La lunga marcia da Stonewall al mercato LGBTQ+
Dossier: sesso, droga e rock'n'roll
L’eredità di Woodstock è (a)live
Per la cannabis un business senza crisi
Visual readings
Focus: Competere in Rete e con la Rete
Le cinque regole del business in rete
Sharing economy
Imprenditorialità
Speciale 30 Anni di Economia & Management
1998-2007: le grandi trasformazioni al passaggio di millennio
Innovare si può, cambiare si deve
Negli scenari competitivi contemporanei, l’intensità della concorrenza è cresciuta enormemente rispetto al passato e l’innovazione è la chiave per sopravvivere. Una parte rilevante della capacità delle imprese di avere successo nel lungo periodo dipende quindi dal sapere sfruttare l’evoluzione tecnologica. L’innovazione tecnologica può essere incrementale, portando ad affinare sempre più la propria offerta ai clienti in un processo di trading up, oppure disruptive: capace cioè di minare alle fondamenta la tecnologia esistente, offrendo una performance che nel tempo si dimostra superiore, almeno per una parte significativa del mercato. La scelta se privilegiare gli investimenti nella tecnologia esistente o cercare di svilupparne una nuova e potenzialmente disruptive è il cosiddetto dilemma dell’innovatore. Di fronte all’emergere di una tecnologia disruptive, le aziende tradizionali possono declinare la propria strategia in quattro diverse direzioni: focalizzarsi sulla tecnologia esistente; sviluppare un’unità dedicata; attendere l’evoluzione del mercato; distruggere la disruption.
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