E&M

2018/4

Stefano Liberti

Tutti in filiera

Negli ultimi tre decenni, nel settore agroalimentare si è affermato un modello per cui il cibo è stato trasformato in una commodity , all’insegna dell’imperativo «produrre sempre di più e a costi sempre minori». Le esternalità negative della produzione sono state scaricate sulla collettività, in termini di emissioni di carbonio, impoverimento dei suoli, sfruttamento dei lavoratori. L’affermazione di questo modello appare particolarmente negativa per il sistema agroalimentare italiano , che vorrebbe fare di unicità e qualità il proprio marchio e la cui spina dorsale è tradizionalmente costituita da piccole e medie imprese. È quindi necessario cambiare rotta, sviluppando una filiera dignitosa che garantisca condizioni di reddito eque per tutti gli operatori coinvolti e la qualità e la sicurezza della produzione. Gli stessi cittadini-consumatori dovranno esserne considerati parte , venendo informati adeguatamente sull’origine delle materie prime e sui processi produttivi.

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