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Capitalismo e impresa
Il Focus del n.1/2020 di E&M raccoglie una serie di interventi nati a partire dal contributo del Prof. Franco Amatori, Professore Ordinario di Storia economica presso l’Università Bocconi, sulla nascita e le caratteristiche del capitalismo europeo.
A discuterne, importanti firme dell’economia italiana quali il Prof. Francesco Giavazzi (Professore ordinario di Economia politica presso l’Università Bocconi), Luca Paolazzi (Partner a REF Ricerche) ed Edoardo Reviglio (Capo economista e Responsabile della ricerca economica e statistica presso la Cassa depositi e prestiti-CDP).
Si anticipa qui un breve estratto dal contributo del Prof. Franco Amatori:
«È opinione sempre più diffusa nella comunità degli storici d’impresa (alla quale appartengo) che la tradizionale unità di analisi – ovvero l’impresa stessa – non possa più essere considerata da sola, ma vada vista come elemento di un contesto più ampio, il capitalismo.
Che cos’è il capitalismo? A sua volta, il capitalismo è un contenitore assai difficile da delimitare e definire. La prima risposta che viene in mente è che si tratta di un modo di produzione fondato sulla proprietà privata e sulla vendita dei beni sul libero mercato, ma viene subito l’immagine delle tante state owned enterprise e del mercato regolato in Giappone per i beni strategici dopo la seconda guerra mondiale. Cerchiamo allora di arrampicarci sulle spalle dei giganti, Marx, Weber, Polanyi, Schumpeter, Braudel, e però rimaniamo sempre con una definizione unilaterale di questa forma economico-sociale, tanto che finiamo per accettare quella proposta da Jürgen Kocka, il quale, nel suo aureo libretto, Il capitalismo, lo definisce «decentramento, mercificazione, accumulazione», forse una rete a maglie troppo larghe, ma condivisibile».