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20/04/2023 Fabrizio Perretti

Poveri ma... poveri

Il famoso film di Dino Risi, Poveri ma belli, è del 1956. Ne seguiranno altri due, a comporre così una trilogia[1] in cui la povertà viene richiamata esplicitamente nei titoli, ma è associata ‒ a differenza del cinema neorealista ‒ al genere della commedia. L’Italia degli anni Cinquanta è un Paese povero che è appena uscito dalla devastazione e dalla distruzione materiale della Seconda guerra mondiale. L’indagine parlamentare del 1953 aveva indicato che «in media, le famiglie in stato di miseria risulterebbero 1.357.000, pari all’11,8 per cento del totale; e quelle in condizioni ...

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18/04/2023 Donato Masciandaro

Lezioni svedesi per la Bce

Una buona banca centrale è quella che si fa capire; se poi è anche credibile, diventa ottima. Una cattiva banca centrale è quella che deve essere interpretata; se poi crea anche danni macroeconomici, diventa pessima. Da questo punto di vista in febbraio la Bce ha fatto un passo in avanti, facendone purtroppo due indietro in marzo. Partiamo da febbraio. Come giudicare quello che la BCEBce ha fatto ed ha detto, anche attraverso le parole della presidente Lagarde? L’analisi economica ci consente di rendere più preciso il quesito: cosa abbiamo capito della funzione di reazione della Bce? Il ...

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28/03/2023 Cecilia Attanasio Ghezzi

Il vecchio volto della nuova Cina

Il 13 marzo si sono chiuse a Pechino le cosiddette “due sessioni” o “lianghui”: l'Assemblea consultiva del popolo cinese e l'Assemblea nazionale del popolo che si svolgono quasi in contemporanea. Come ogni anno, circa cinquemila delegati si sono riuniti per circa una settimana per discutere e ratificare la direzione che prenderà la seconda economia mondiale e quali saranno le persone ai vertici dello Stato che la condurranno. Il loro ruolo è ciò che c'è di più simile al nostro parlamento, ma quando si riuniscono le decisioni sono già state prese e l'esercizio assomiglia più che ...

Il lavoro bancario in Italia, dal 1990 a oggi
21/03/2023 Roberto Ruozi

Il lavoro bancario in Italia: quali prospettive?

Il Financial Times del 23 gennaio scorso ha presentato un lungo articolo redatto da O. Walter e K. Martin, i quali hanno ripreso alcune considerazioni condivise durante il recente Forum  di Davos  riguardanti le prospettive dell’occupazione bancaria, con specifico riferimento alla situazione americana ma anche a quella di alcune banche europee. Il punto centrale dell’articolo concerne il fatto che le principali banche americane – fra le quali vengono citate Goldman Sachs, Morgan Stanley e Bank of New York Mellon – e  alcune grandi banche europee, fra cui si ricordano UBS e Credit ...

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17/03/2023 Gianmarco Ottaviano

Il ruolo dello Stato nella nuova globalizzazione

Nel secondo dopoguerra il disegno dei mercati globali è stato eseguito basandosi su una forte fiducia nella capacità degli stessi di autoregolarsi sotto l’egida di organizzazioni internazionali multilaterali come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’idea era che la globalizzazione potesse portare un beneficio di sviluppo economico e di benessere a tutti i Paesi del mondo. Cosa che nei fatti è in buona parte avvenuta, nel senso che una serie di indici di povertà e di esclusione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, sono ...

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17/03/2023 Gianmarco Ottaviano

The Role of the State in the New Phase of Globalization

In the period after the Second World War, the design of global markets was executed based on a strong trust in the ability for self-regulation under the auspices of multilateral international organizations such as the World Bank, the International Monetary Fund, and the World Trade Organization. The idea was that globalization could produce benefits in terms of economic development and wellbeing for all of the countries in the world. This did happen in large part, in the sense that a series of indicators of poverty and exclusion, especially in developing countries, showed improvement in part thanks ...

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15/02/2023 Donato Masciandaro

La FED galleggia tra Wall Street e la Casa Bianca

L’inizio del 2023 ha visto la Federal Reserve continuare a perseguire l’innalzamento dei tassi, ma rallentandolo. La FED persevera nella politica del «tirare a campare»: le decisioni vengono prese consiglio per consiglio, e l’unico obiettivo sembra essere quello di non sbagliare, galleggiando tra i desideri dei mercati finanziari, per cui l’inflazione «si è ridotta», e quelli dell’amministrazione Biden, per cui rimane «comunque elevata». Il presidente Jerome Powell e i suoi colleghi stanno perseguendo la stessa politica inaugurata lo scorso anno, che non prevede alcuna trasparenza ...

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30/01/2023 Cecilia Attanasio Ghezzi

La Cina si arrende al Covid

Misure draconiane come lockdown, quarantene, tamponi e codici sanitari elettronici sono spariti senza alcun preavviso o piano per preparare le sterminate campagne – dove la popolazione è più anziana e c’è carenza cronica di ospedali, medici e farmaci – alla crisi sanitaria che si sarebbero trovate ad affrontare[1]. Una decisione, tra l’altro, presa in pieno inverno, quando il virus si diffonde più rapidamente, e con gli spostamenti di massa previsti per le vacanze del Capodanno lunare, che quest’anno è caduto il 22 gennaio. È impossibile evitare di chiedersi quale sarà il costo ...

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25/01/2023 Fabrizio Perretti

La Cina che è anche un po’ in tutti noi

Esiste la tesi che della Cina non si dovrebbe scrivere mai, perché si tratta storicamente di un Paese dove il sistema coesiste sempre con ciò che può mutarlo e nel momento in cui lo si descrive è già cambiato. Sulla Cina si è invece scritto molto e le numerose descrizioni oscillano spesso tra due estremi: quello fondato sull’equivoco della Cina lontana, «misteriosa», incomprensibile, inspiegabile; e quello invece di una Cina vicina, che possiamo interpretare con le categorie e le logiche che sono a noi familiari e dove «siamo Chinesi a nostro modo anche noi»[1]. Se le descrizioni e ...

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23/01/2023

Reglobalization: From the Supremacy of Economics to that of Politics?

Starting from the time of the Second World War, precisely to counter some of the causes of the conflict – as well as to stem some of its consequences – an international, diplomatic, and political movement arose aimed at achieving integration of the markets in various countries; integration that was global and multilateral, meaning that it would leave nobody out. This, for two reasons: first of all, with the aim of stability, i.e. to avoid the creation of opposing blocs; and secondly, for reasons of inclusiveness, to prevent a situation in which large industrialized countries would reach agreements ...