E&M

2019/2

Andrea Sommariva

Una sinergia pubblico-privato per esplorare lo spazio

La prima fase nella storia dell’esplorazione umana dello spazio, quella degli anni Cinquanta-Sessanta, si contraddistinse per un ruolo preminente degli Stati: gli investimenti pubblici in ambito militare e le missioni lunari innescarono processi di innovazione tecnologica con ricadute assai positive per le economie nel loro complesso, come nel caso dello sviluppo delle tecnologie satellitari. A partire dagli anni Settanta, le imprese private sono entrate sempre più numerose nell’economia dello spazio. L’economia satellitare a livello globale ammonta oggi a 270 miliardi di dollari. La parte dell’economia dello spazio non satellitare, incluse l’esplorazione robotica del sistema solare e la scienza dello spazio, vale invece circa 79 miliardi di dollari. Si tratta quindi di una frazione minima dell’economia globale; ma in realtà i contributi che ne potrebbero derivare potrebbero essere determinanti per incrementare l’efficienza di una grande varietà di settori, dall’agricoltura all’ healthcare e alle smart cities . Per consentire un ulteriore sviluppo dell’economia spaziale, si rende quindi necessario individuare modelli innovativi di business, per esempio stabilendo forme innovative di collaborazione tra settore pubblico e privato.

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