E&M
2021/1
Indice
Editoriale
Dossier. Introduzione
Dossier. Imprese e scenario globale
Agenda 2030: l’appuntamento che riguarda tutti
La centralità della governance aziendale
I rating ESG: amarli o odiarli?
Dalla competizione alla collaborazione
Dossier. Prospettive alternative
La decarbonizzazione e le sfide di Big Oil
Focus. Introduzione
Quale città per la cultura, quale cultura per la città di domani
Focus. Città e cultura
Città creativa verso l’evoluzione della specie
Visual readings
Pubblica amministrazione
People management
Sales management
Cost management
Quando le emozioni negative fanno bene al team
Nei contesti di lavoro i leader sono fonte di esperienze affettive in quanto occupano una posizione che gioca un ruolo di primo piano nello sviluppo dei processi cognitivi, emotivi e comportamentali. Perché un team sviluppi un forte orientamento all’apprendimento è dunque fondamentale che ci sia un leader in grado di gestire in maniera efficace le strategie emotive. Se per alcuni le emozioni negative rappresenta ostacoli e impedimenti, per altri possono essere un campanello d’allarme, un segnale di un mancato progresso negli obiettivi prefissati che permette di attivare una serie di azioni in grado di ridurre la discrepanza tra la situazione attuale e quella desiderata. Riconoscere le proprie emozioni e comprenderne gli impatti su noi stessi e gli altri favorisce la creazione di un clima di condivisione necessario allo sviluppo di performance efficaci soprattutto dal punto di vista dell’innovazione e del processo creativo.
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