Il futuro delle piccole e medie imprese è segnato da nuove sfide in ambito di gestione della produzione, dell’innovazione e dell’accesso alle risorse finanziarie – settori in cui le PMI riscontrano difficoltà anche notevoli. Sarà centrale per queste imprese e per i loro manager trovare soluzioni adeguate per la digitalizzazione dei processi e per l’adozione del lean manufacturing, così come esplorare vie non strettamente tradizionali di accesso al credito (private debt, venture debt e minibond). Le PMI dovrebbero cogliere a vario titolo le opportunità fornite dalle ultime frontiere dell’innovazione strategica, in particolare dall’economia circolare – riciclabilità dei materiali, rinnovabilità delle fonti energetiche, sostenibilità dei processi – e dall’intelligenza artificiale, largamente considerata un fattore strategico – previsione della domanda, ottimizzazione dei processi, digitalizzazione delle operazioni. Per affrontare il new normal, un ruolo chiave nel lavoro manageriale nelle PMI è svolto dalle competenze che esulano dalle abilità meramente tecniche, vale a dire quelle cognitive e relazionali. Ne emerge un archetipo di manager poliedrico e sfaccettato, capace di fare il proprio lavoro, ma anche di gestire una complessa rete di relazioni e affrontare task in maniera flessibile e proattiva.