Negli ultimi tre anni, le PMI italiane sono state investite da eventi imprevedibili e incontrollabili: emergenza sanitaria, crisi bellica, inflazione crescente e crisi energetica. Per far fronte alle conseguenze ancora in corso di tali avversità, sono indispensabili interventi di natura strategica e un ripensamento di alcuni comportamenti organizzativi. Ogni azienda deve avere la capacità di mantenere un doppio focus: uno sul presente – sulla gestione delle emergenze, sui rincari delle materie prime, sul caro energia – e, in parallelo, uno sulla progettualità futura; una seconda sfida da cogliere è quella della ricerca della dimensione migliore e più adatta per competere nel proprio settore. Le PMI italiane devono saper conciliare velocità e lentezza d’azione, senza farsi prendere dalla frenesia di fare; devono inoltre puntare a una nuova e più efficace gestione dei dipendenti, sempre più attenti a un miglior bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Infine, la sfida più importante per gli imprenditori non è di natura manageriale ma culturale: è fondamentale mantenere viva la propria vocazione al fare impresa dedicando maggior tempo alla propria sfera esistenziale e non solo al business.