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Archivio

AI
23/12/2019 Cecilia Attanasio Ghezzi

Sorveglianza digitale

Le tecnologie della sorveglianza diventeranno un mercato del valore di 62 miliardi di dollari già nel 2023 (1) e sembrerebbe proprio che anche questo campo sarà dominato dalla Cina. Otto delle dieci città più sorvegliate al mondo sono nella Repubblica popolare (2) dove il riconoscimento facciale si usa già in molte delle stazioni ferroviarie, nelle banche, negli aeroporti, in alcuni edifici scolastici, in molti hotel e nelle metropolitane. Non solo. Da questo mese chiunque voglia acquisire una sim card dovrà obbligatoriamente sottoporsi alla scansione del suo volto (3). È il risultato di ...

Lanza cover SDA
19/12/2019 Andrea Lanza

Creare valore per i clienti business

Il dibattito recente sull’evoluzione del business marketing fotografa una situazione di «scollamento» tra i trend che si stanno manifestando da un decennio a questa parte – tanto nel macroambiente istituzionale, quanto nel meso-ambiente competitivo e nel micro-ambiente aziendale – e l’attenzione verso le conseguenze dei cambiamenti associati a tali trend nelle dinamiche business-tobusiness. Alla luce di tale evoluzione, questo volume si pone l’ambizioso obiettivo di esaminare il dibattito e identificare i «pezzi» mancanti, così da ricomporre il divario tra dibattito scientifico ...

UE
12/12/2019 Roberto Ruozi

L’Unione bancaria europea: una proposta da discutere

Qualche settimana fa il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha pubblicato sul Financial Times un articolo in cui, partendo da un non-paper del suo ministero, sintetizzava il suo pensiero sull’Unione bancaria europea (UBE). L’articolo è stato, ed è tuttora, oggetto di grande interesse. Come è noto, l’UBE venne decisa alcuni anni fa per creare un mercato bancario unico europeo basato su tre pilastri fondamentali: una vigilanza comune sulle banche; una normativa unica sulla risoluzione delle crisi bancarie; un’omogeneizzazione e un’integrazione delle norme sull’assicurazione ...

Lagarde
04/12/2019 Donato Masciandaro

Lagarde, un gufo saggio tra falchi e colombe

Il passaggio di consegne da Mario Draghi alla nuova presidentessa Christine Lagarde è stato contrassegnato da tre aspetti: due risultati e un interrogativo. I due risultati riguardano la capacità di mettere in atto politiche monetarie non convenzionali e l’affidabilità dell’assetto istituzionale della Banca centrale. L’interrogativo riguarda il futuro.  Il primo risultato può essere apprezzato ricordando che la presidenza Draghi è coincisa dal punto di vista macroeconomico con eventi straordinari, nel senso letterale del termine. La doppia crisi recessiva che l’Unione Europea ha ...

Pechino
03/12/2019 Cecilia Attanasio Ghezzi

Il lato oscuro di Pechino

Quando finisce un semestre, in genere gli studenti cinesi tornano nelle loro regioni di origine per stare un po’ con la famiglia. Ma da qualche anno, succede che chi torna nella regione dell’estremo ovest cinese, lo Xinjiang, si trova a fronteggiare la scomparsa di amici, parenti e vicini di casa. «Sono in una scuola di formazione istituita dal governo», devono spiegare polizia e funzionari di Partito che sottolineano anche che gli internati non possono uscire pur non essendo dei criminali. Devono infine premurarsi di aggiungere che «sono sicuro che li sosterrai, perché è per il loro ...

Real Estate
25/11/2019 Andrea Beltratti, Alessia Bezzecchi

Real data for real estate

«Alternativo» è tornato a essere un termine di moda. Ma non si parla più di viaggi o stili di vita, come si faceva negli anni Settanta. Oggi gli investitori cercano asset alternativi, mentre i data provider e molte aziende cercano di distinguersi nella raccolta di dati alternativi, e nel loro trattamento mediante modelli e algoritmi non convenzionali, spesso basati su Artificial Intelligence (AI) e Machine Learning (ML). La posta in palio è alta: da una parte la miglior comprensione del comportamento dei consumatori; dall’altra l’efficientamento dei processi produttivi. Real estate e ...

Calcio
18/11/2019 Gianmarco Ottaviano

Cosa c’entra la globalizzazione con l’industria del calcio

La globalizzazione cambia il comportamento delle imprese. Da un lato queste hanno accesso a nuovi mercati internazionali, dall’altro si trovano a fronteggiare nuovi concorrenti sul proprio mercato nazionale. C’è però un’asimmetria di fondo. Mentre tutte le imprese subiscono i danni dovuti all’aumento della concorrenza interna, solo le più efficienti riescono a compensarli con i benefici legati alla maggiore penetrazione nei mercati esteri. La ragione è che l’accesso a questi mercati comporta dei costi aggiuntivi. Alcuni sono determinati da una maggiore complessità nella logistica ...

Mecenatismo
12/11/2019 Elisa Bortoluzzi Dubach

Il mecenatismo è una giusta via

Nell’epoca di profonda trasformazione che stiamo vivendo – lo sviluppo delle nuove tecnologie, il bombardamento di informazioni, la crisi ambientale, il fenomeno delle grandi migrazioni, le sfide economiche – l’uomo del nuovo millennio vive un momento di profondo smarrimento, di cui l’arte è specchio fedele. In che modo? I mutamenti nei linguaggi, l’innovazione nelle modalità di fruizione delle opere e la pervasività delle stesse nella nostra vita quotidiana hanno reso l’arte certamente più ambigua, incerta, poliedrica. Ma, al contempo, moltissimi dei grandi mutamenti intercorsi ...

Cover_4-2019
06/11/2019 Carlo Secchi

Sviluppo e benessere questione di opere

Lo sviluppo economico e le alterne vicende degli Stati nel corso dei secoli sono stati supportati e spesso condizionati dalla realizzazione di infrastrutture. Grazie a queste, molte regioni da arretrate ed economicamente depresse hanno raggiunto ottimi livelli di prosperità. Inoltre, il sistema delle infrastrutture ha avuto e ha tuttora anche un evidente impatto geopolitico. In tal senso, il Trattato di Roma del 1957 prevedeva esplicitamente una politica comune dei trasporti al fine della realizzazione di un mercato unico europeo, identificato come uno dei pilastri per avviare il cammino verso ...

Pechino
05/11/2019 Cecilia Attanasio Ghezzi

Se Pechino va alla guerra (all’inquinamento)

Lo smog delle metropoli cinesi non conquista più le prime pagine dei giornali. E questa volta non è la censura a oscurarlo. Secondo un recente rapporto Onu, dal 2013 le emissioni di Pechino sono calate del 70 per cento, l’inquinamento atmosferico del 36 (1). Come è potuto accadere? La volontà politica è stata enorme e va sotto lo slogan di «Civiltà ecologica» lanciato dal Partito comunista cinese nel 2007 e ripreso dal presidente Xi Jinping come guerra all'inquinamento.  È stato vietato il riscaldamento a carbone, le fabbriche sono state spostate più in periferia e sono state ...