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Tra piani d’azione e incertezza
In questi giorni stiamo tutti cercando il modo di affrontare un futuro che sembra completamente incerto. L’incertezza crea paura e questa, capace di prendere completamente il controllo della nostra mente e dei nostri pensieri, blocca l’energia, la proattività, il pensiero razionale. Alla paura e all’incertezza, molti di noi rispondono con l’ottimismo. L’ottimismo è parte integrante della nostra natura: la ricerca ha dimostrato come il neuromodulatore dopamina migliora la capacità delle persone di pensare positivamente al loro futuro. Siamo più inclini a cambiare le nostre convinzioni ...
Perché, proprio ora, è necessario riflettere sull’identità
In questo e nei prossimi blog riprenderemo alcuni commenti che sono stati lasciati dai partecipanti al nostro evento in streaming dello scorso 1 aprile «Smart working (o lavoro agile): Stiamo davvero lavorando agilmente?». Prendendo spunto da questi, affronteremo alcune importanti tematiche sociali e manageriali. Oggi parliamo di trasformazione dell’identità; ci occuperemo poi delle condizioni di vita, degli impatti dello smart working e di “nuovi possibili modelli di leadership”. «Gli sfondi dietro ai colleghi (o agli speaker) in smart working sono fenomenali e, volendo, possono ...
Il Covid-19 e la gabbia delle categorie
Sui media italiani si sta sviluppando un ampio dibattito sulla cosiddetta fase 2 dell’emergenza coronavirus. Questa dovrebbe prevedere la progressiva apertura delle attività non essenziali (non dimentichiamo che quelle essenziali sono già aperte) e la riduzione delle limitazioni alla mobilità dei cittadini. In questo dibattito, sono utilizzate differenti categorie per distinguere le imprese e i lavoratori. Per le imprese la prima grande distinzione è tra quelle che operano in settori essenziali e quelle che operano in settori non essenziali. Questa categorizzazione può essere problematica ...
I punti cardinali della fase 2
In queste ultime settimane il dibattito è ormai focalizzato esclusivamente sulla riapertura e sull’inizio della cosiddetta fase 2. Lo chiedono insistentemente molte imprese e attività commerciali e i loro rappresentanti istituzionali. In diversi casi si tratta di richieste ingiustificate perché in molti settori vi è una crisi della domanda che durerà per diversi mesi, fino a quando le persone non si sentiranno al sicuro. Se, per esempio, tra due settimane riaprisse tutta la filiera del turismo, non vi sarebbero comunque clienti sufficienti in grado di sostenerla. Vi sono però altri settori ...
I punti cardinali della fase 2
In queste ultime settimane il dibattito è ormai focalizzato esclusivamente sulla riapertura e sull’inizio della cosiddetta fase 2. Lo chiedono insistentemente molte imprese e attività commerciali e i loro rappresentanti istituzionali. In diversi casi si tratta di richieste ingiustificate perché in molti settori vi è una crisi della domanda che durerà per diversi mesi, fino a quando le persone non si sentiranno al sicuro. Se, per esempio, tra due settimane riaprisse tutta la filiera del turismo, non vi sarebbero comunque clienti sufficienti in grado di sostenerla. Vi sono però altri settori ...
Alla ricerca della redditività perduta
Gli articoli di fondo del Financial Times dello scorso 25 e 26 febbraio[1] dimostrano che le banche europee hanno sempre maggiori difficoltà nel trovare i loro massimi dirigenti, in quanto questi sono sempre più attratti dai lauti salari percepiti dai colleghi negli Stati Uniti, ormai diventati rari nel mercato e quasi inesistenti all’interno delle singole banche, le quali non avrebbero adeguatamente preparato le loro risorse di ricambio. È difficile dire se il problema esista anche per le banche italiane, ma il fatto che quando c’è da fare qualche scelta si finisca sempre per attingere ...
Gran mali e grand’errori
Per migliorare è necessario riconoscere gli errori. È un principio base, semplice, che impariamo tutti noi fin da piccoli, per esempio sui banchi di scuola: quando fai un errore di ortografia in un dettato, l’insegnante lo evidenzia con un segno rosso. Qui hai sbagliato, non devi farlo più. E non importa se su cento parole, ne hai scritte correttamente settanta. Ti devi concentrare sulle trenta che hai sbagliato. Tutti noi ci siamo passati eppure questo principio così semplice molti se lo dimenticano. Gli eventi di queste settimane hanno tragicamente evidenziato che sono stati commessi molti ...
Gran mali e grand’errori
Per migliorare è necessario riconoscere gli errori. È un principio base, semplice, che impariamo tutti noi fin da piccoli, per esempio sui banchi di scuola: quando fai un errore di ortografia in un dettato, l’insegnante lo evidenzia con un segno rosso. Qui hai sbagliato, non devi farlo più. E non importa se su cento parole, ne hai scritte correttamente settanta. Ti devi concentrare sulle trenta che hai sbagliato. Tutti noi ci siamo passati eppure questo principio così semplice molti se lo dimenticano. Gli eventi di queste settimane hanno tragicamente evidenziato che sono stati commessi molti ...
Great Evils and Great Errors
To improve, it is necessary to recognize one's mistakes. This is a basic, simple principle that we all learn when we are children, for example while at school: when you make a spelling mistake in a dictation, the teacher highlights it in red. Here you made a mistake, don't do it again. And it doesn't matter if out of a hundred words, seventy were right. You must concentrate on the thirty that you got wrong. We have all been there, yet it seems that many forget this simple principle. The events of recent weeks have tragically highlighted the fact that many errors have been made. We see this in ...
Great Evils and Great Errors
To improve, it is necessary to recognize one's mistakes. This is a basic, simple principle that we all learn when we are children, for example while at school: when you make a spelling mistake in a dictation, the teacher highlights it in red. Here you made a mistake, don't do it again. And it doesn't matter if out of a hundred words, seventy were right. You must concentrate on the thirty that you got wrong. We have all been there, yet it seems that many forget this simple principle. The events of recent weeks have tragically highlighted the fact that many errors have been made. We see this in ...