Alcune indagini mostrano come solo il 20,7 per cento delle imprese italiane abbia adottato almeno una misura non obbligatoria per legge con il fine di gestire e valorizzare le diversità tra i lavoratori. Segno di che il tema della «diversità e inclusione» stenti ancora a entrare nelle agende dei direttori del personale e degli amministratori delegati.#Di fronte alla possibilità che un gruppo stigmatizzato possa minacciare l’ordine sociale, si possono generare varie forme di resistenza al cambiamento, intese come un insieme di pratiche, atteggiamenti e comportamenti che, a livello organizzativo e individuale, ostacolano l’introduzione di politiche di inclusione nelle organizzazioni.#Tutte le forme di resistenza, alla lunga, gravano sia sull’individuo, sia sull’impresa. In termini di benessere psico-fisico per il primo; di maggiori costi investiti per la gestione di tali conflitti – di natura temporale, psicologica e organizzativa – per la seconda.