E&M
2020/4
Indice
Faccia a faccia
Dossier. Ripensare la globalizzazione
Lo Stato in economia? Conta la qualità
Una nuova gestione dei mercati globali
Perché sarebbe utile tornare a leggere Marx
Dossier. Chi rappresenta cosa
Tutti i dubbi e le sfide in casa Confindustria
Impresa-lavoro: pari dignità e una progettazione comune
Quattro possibili destini per il sindacato
Visual readings
Focus. L’industria della moda e i nuovi consumi
Il mondo del lusso non è più lo stesso (ed è meglio così)
Innovation & Operation Management
Cinque passi chiave per migliorare la gestione dell’innovazione
Sharing economy
Digital Procurement
Istituzioni e società
Elementi essenziali di management per gli istituti penitenziari
Lo Stato in economia? Conta la qualità
I Paesi oggi avanzati, e fra essi l’Italia, sono stati storicamente in grado di realizzare la rivoluzione industriale, e poi quella dei servizi, grazie a un’imprenditorialità favorita dal ruolo attivo dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Nei due decenni postbellici, si sfruttò al massimo l’abbrivio permesso dalle istituzioni pubbliche create in precedenza. Il ruolo attivo dell’IRI, l’intervento speciale nel Mezzogiorno, le istituzioni di finanza specializzata, la partecipazione al processo di integrazione europea permisero di agganciare il Paese al treno internazionale che stava passando, con risultati talmente positivi che venne coniata la ben nota espressione di «miracolo economico». Per il rilancio del nostro Paese è indispensabile che lo Stato ritrovi il suo ruolo di guida, delineando insieme con la società civile le direttrici progettuali di lungo periodo su cui muoversi.
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