E&M
2019/1
Indice
Dossier: Quale Europa?
Dossier: Scenario politico-istituzionale
Brexit: il danno è già stato fatto
Dossier: Capitali e mercati
L’Unione Bancaria e il coraggio della crescita
Mercato finanziario unico, un passaggio cruciale
Dossier: Imprese, persone e territori
I diritti del lavoro non possono aspettare
La tutela del consumatore è un successo (anche) europeo
Visual readings
Focus: Imprese e fonti di finanziamento
Speciale 30 anni di Economia & Management
Alle buone politiche serve una buona comunicazione
Nell’attuale crisi del progetto di integrazione europea, diventa particolarmente evidente la debolezza dello spazio pubblico continentale, le opinioni pubbliche dei Paesi membri non sentono di avere una modalità efficace per cambiare il corso delle politiche, e della politica, dell’Unione.#Dagli anni Novanta a oggi, si sono sempre più intensificati gli sforzi delle istituzioni europee sul piano della comunicazione, sia a livello di volume di notizie sia in termini di formazione di operatori dedicati. L’anello debole restano tuttavia i grandi flussi di informazione veicolati dai media mainstream, ma soprattutto dai social media, al grande pubblico e la difficoltà degli Stati membri a cedere sovranità.#Nel complesso il flusso di comunicazione UE, seppur qualitativamente rilevante, è ancora troppo elitario e presuppone una cittadinanza attiva e informata che non è così sviluppata nei Paesi membri. La formazione di un’opinione pubblica eurofila non potrà pertanto prescindere dallo sviluppo di narrazioni efficaci.
L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI
Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.