E&M
2019/1
Indice
Dossier: Quale Europa?
Dossier: Scenario politico-istituzionale
Brexit: il danno è già stato fatto
Dossier: Capitali e mercati
L’Unione Bancaria e il coraggio della crescita
Mercato finanziario unico, un passaggio cruciale
Dossier: Imprese, persone e territori
I diritti del lavoro non possono aspettare
La tutela del consumatore è un successo (anche) europeo
Visual readings
Focus: Imprese e fonti di finanziamento
Speciale 30 anni di Economia & Management
Un cambio di passo per la politica di coesione
Introdotta negli anni Ottanta, la politica di coesione dell’UE ha lo scopo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione e offrire condizioni di vita quanto più omogenee a tutti i cittadini della stessa. Nel corso del tempo, ha rappresentato una delle principali voci di bilancio comunitario, arrivando a rappresentarne circa un terzo.#Il dibattito sulla politica di coesione ha visto nel tempo contrapporsi un gruppo di Paesi contribuenti netti al bilancio comunitario, preoccupati principalmente di contenerne le attribuzioni finanziarie; e un gruppo di Paesi beneficiari netti fautori della continua necessità di una politica di coesione forte, atta a garantire la crescita e la convergenza delle regioni europee meno sviluppate.#L’Italia, essendo un Paese contribuente netto al bilancio ma per il quale la politica di coesione rappresenta la principale fonte di entrata da quel bilancio, ha sempre sostenuto la seconda posizione. Tuttavia, i programmi operativi italiani parte della programmazione 2014-2020 si sono caratterizzati per luci e ombre, imponendo un cambio di passo in vista della definizione della programmazione 2021-2027.
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