Il settore dell’energia elettrica è stato a lungo contraddistinto da proprietà pubblica e condizioni di monopolio regolamentato. Più di recente, lo sviluppo tecnologico ha modificato l’atteggiamento verso i monopoli c.d. “naturali”.#Le direttive elaborate in sede comunitaria per i servizi pubblici hanno richiesto l’introduzione di meccanismi concorrenziali e posto le condizioni per la privatizzazione degli ex monopolisti, senza che ciò si risolvesse in una trasformazione del monopolio da pubblico a privato. L’ENEL, immediatamente prima della quotazione, è divenuta una holding, dalla quale dipendono le società operanti nella produzione, trasmissione e distribuzione ai clienti.#L’articolo, dopo una rapida disamina dei principali mutamenti nella regolamentazione e nella struttura di settore, evidenzia i cambiamenti indotti dalla teoria del valore nell’area amministrativo-finanziaria dell’ENEL. Ne risulta una costante ricerca di miglioramenti, malgrado le difficoltà dovute alla complessità, tipica delle grandi organizzazioni. Sul piano economico, pur in presenza di un ridotto tasso di crescita delle vendite, per di più largamente controbilanciato dagli acquisti di energia derivanti da fonti rinnovabili, l’ENEL è riuscita ad aumentare nettamente la propria redditività in virtù di una serie di azioni volte soprattutto a ridurre il costo del lavoro e gli oneri finanziari.#L’unificazione tra la Funzione Finanza, l’Amministrazione e il Controllo di gestione ha consentito e incentivato una compiuta e proficua collaborazione tra le funzioni, nell’ottica della massimizzazione del valore aziendale. L’eccezionale accoglienza riservata dagli investitori al collocamento in borsa di una quota rilevante del capitale dell’ENEL ha rappresentato il riconoscimento del lavoro svolto dal management negli ultimi anni.#Oggi la Funzione Finanza dell’ENEL gestisce l’operatività di una delle poche aziende italiane di dimensioni rilevanti su scala mondiale.