E&M
2005/5
Indice
Editoriale
La tribuna dei lettori
Focus forum
Che cosa pensano i leader
Doing business in China
Il mercato delle regole
Area Amministrazione e Controllo
IL D.LGS. 231/01: finalità, modelli attuativi, benefici attesi
Area Pubblica Amministrazione
Il consolidamento dei bilanci delle aziende pubbliche del servizio sanitario regionale
Area Strategia
La costruzione della mappa strategica dei campi di forze
Consolidare la crescita internazionale: il contributo di alleanze e acquisizioni
Sfide e linee guida per la crescita internazionale delle aziende familiari
Fuoricampo
Articoli
Analisi e riprogettazione di un sistema logistico distributivo
Ombre cinesi nel distretto di Prato
Trasporto merci e sviluppo sostenibile: concreta opportunità o moderna utopia?
Storie di straordinaria imprenditorialità
Fotogrammi
Nuove storie di concentrazioni bancarie
Nell’area dell’euro il numero delle banche è sceso da 9500 nel 1995 a 6400 nel 2004, in seguito a processi di acquisizioni e fusioni favoriti dai mutamenti regolamentari e di mercato, dai progressi dell’IT, dall’andamento dell’economia reale, da prospettive di realizzare economie di scala e di scopo. L’aumento della concentrazione non solo non ha avuto impatto negativo sulla concorrenza, ma ha anzi dato ai consumatori servizi e prodotti bancari migliori e a condizioni più favorevoli. La concentrazione ha riguardato essenzialmente ambiti domestici. Solo in pochi casi ha riguardato operazioni transnazionali. L’internazionalizzazione ha avuto forte impatto sull’attività bancaria all’ingrosso, sul sistema dei pagamenti, sull’investment banking e sulla gestione di patrimoni, mentre ha pesato pochissimo sull’attività bancaria al dettaglio. Fra le operazioni che hanno visto una banca italiana protagonista di una grande operazione internazionale rientra il caso Unicredit - Hypo Verein Bank, un’operazione che è piaciuta al mercato.
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