E&M

2004/6

Alice Repetto Severino Salvemini

Per qualche spettatore in più. Un contributo conoscitivo sulla domanda di cinema in Italia

In Italia, l’ossessione estetica al centro delle preoccupazioni degli intellettuali del dopoguerra, che postulavano una certa distanza tra pregio artistico e successo commerciale, ha contribuito a collocare spesso il prodotto filmico al di fuori delle logiche industriali e ha innalzato lo Stato a difensore dei destini della nostra cinematografia, nella convinzione che potesse definire oggettivi criteri di qualità e merito artistico. Con questo articolo si è voluto richiamare l’attenzione sulla criticità di una moderna attività di marketing strategico per un’industria cinematografica con obiettivi di redditività e autofinanziamento. La produzione filmica, infatti, pur possedendo una vocazione artistico-culturale, si rivolge a un pubblico ed è inserita in un mercato con precise regole economiche. Acquisire consapevolezza sulle aspirazioni e sugli stili di fruizione dei destinatari della propria attività imprenditoriale rappresenta un imperativo dal quale troppo spesso il cinema italiano ha pensato di poter prescindere.

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