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2004/6

Paolo Preti

L’imprenditore e i suoi collaboratori

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L’imprenditore e i suoi collaboratori. La gestione del personale nelle piccole imprese

Autore: Marina Puricelli

Editore: Etas, Milano, 2004

Questo di Marina Puricelli è un libro che mancava e che era necessario: mancava perché nessuno ancora, almeno in Italia, si era cimentato con questo tema, ed era necessario a completare idealmente un percorso di ricerca e formazione iniziato nell’ambito del gruppo di docenti di Organizzazione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano nel 1990. Al centro di questo percorso è stata posta la piccola e media impresa italiana con le specificità organizzative e inerenti la gestione del personale che le sono proprie: è stata una scelta fortemente voluta e che ha dato discrete soddisfazioni.

In particolare, la gestione dei collaboratori è un problema costante di ogni imprenditore, in modo specifico nell’impresa di minori dimensioni dove i rapporti sono quotidiani e diretti. Il volume di Marina Puricelli illustra e valuta gli approcci alla gestione del personale più diffusi in questo segmento dimensionale di aziende individuando i fattori che ne condizionano la positiva applicazione: il grado di accentramento decisionale, il livello della pressione competitiva, il profilo dell’imprenditore. I principali problemi legati ai momenti essenziali del rapporto tra collaboratori e azienda – la delega e il decentramento decisionale, la successione delle persone chiave, la selezione e l’addestramento/formazione dei nuovi entranti, i sistemi di valutazione – vengono trattati anche facendo riferimento a casi concreti che ne propongono soluzioni particolarmente adatte a questo tipo di imprese.

Recensire un libro che si occupa di uno specifico campo del sapere può anche significare individuare le prospettive che quel libro apre al successivo lavoro di approfondimento. In questo senso l’orizzonte sembra chiaro: continuare a occuparsi di small business più che di entrepreneurship e/o di family business, tematiche di sicuro maggior risalto internazionale. All’origine di una piccola impresa c’è sempre l’azione di un imprenditore e quasi sempre la proprietà è riconducibile a una famiglia: i tre temi sono dunque strettamente intrecciati tra di loro e come tali saranno anche da noi affrontati. Tuttavia, il focus dovrà continuare a essere posizionato sulla piccola e media impresa, vera peculiarità della nostra economia. Non a caso l’imprenditorialità, che in Italia è un talento per nostra fortuna diffuso, è oggetto di studio all’estero e in particolare nel mondo anglosassone: lì l’attenzione si concentra sulla nascita delle imprese e sulle migliori modalità, soprattutto finanziarie, per farle rapidamente crescere; da noi, invece, il tasso di nascita naturale delle imprese continua a mantenersi molto alto in tutti i settori e sembra, dunque, non richiedere particolari cure. Quanto alla proprietà familiare, fattore di sicura importanza, occorre sottolineare che tale caratteristica nel nostro paese accomuna le piccole imprese a quelle di maggiore dimensione, anche a molte tra le più grandi, che dunque hanno già risorse e capacità politica per emergere e imporsi all’attenzione pubblica. Si vuole dunque continuare a studiare la realtà delle piccole e medie imprese prefiggendosi due obiettivi: conoscerle sempre meglio, portando in superficie e proponendo all’attenzione del maggior numero di persone esempi di aziende e di modalità operative particolarmente interessanti, e aiutare a esportare tale modello di sviluppo in altri paesi per aiutare concretamente il loro progredire economico.