E&M
2004/1
Indice
La tribuna dei lettori
Grandi eventi sportivi: come sviluppare un approccio più “manageriale”?
Focus forum
Focus intervista
Il private equity in Italia e il caso Fiat Avio. Intervista a Edoardo Lanzavecchia, Carlyle Europe
Area Metodi Quantitativi
Area Organizzazione e Personale
Il cuoco, il ristorante e l’impresa
Fuoricampo
Articoli
Creazione di valore nelle PMI italiane: il caso del distretto orafo di Arezzo
Governance d’impresa: l’avventura di Telecom Italia (1997-2001)
Hedge fund: anno zero. Il caso del Long-Term Capital Management
Il private equity in Italia e il caso Fiat Avio. Intervista a Edoardo Lanzavecchia, Carlyle Europe
Le società che operano nel settore del private equity si pongono l’obiettivo di acquisire partecipazioni societarie in aziende con aspettative di crescita per poter successivamente (dopo un periodo non breve) rivendere le medesime realizzando un plusvalore. Il mercato di riferimento delle società di private equity risulta pertanto assai ampio e differenziato, come dimostrano gli investimenti effettuati nei più svariati settori di attività. Ovviamente tale opportunità non può essere facilmente colta da quelle aziende di dimensioni minori che non hanno raggiunto una posizione di mercato minima interessante per l’investitore istituzionale. Lo dimostra il fatto che, tra i criteri alla base delle scelte d’investimento, le società di private equity danno priorità alle aziende con una facilità di ripiazzamento sul mercato (way-out ). È quanto emerge chiaramente dall’intervista con Edoardo Lanzavecchia, managing director di Carlyle Group, che presentiamo qui di seguito, preceduta da un sintetico quadro della situazione attuale del mercato del private equity in Italia e in Europa.
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