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Con il populismo i conti non tornano
Intervista a Luigi Guiso
Partiamo dal lato della domanda. «La principale evidenza sul lato della domanda – spiega il professor Guiso – è che le variabili economiche sono determinanti molto significative nello spingere il voto verso i partiti populisti. Redditi ridotti, crisi finanziarie e una più elevata insicurezza economica derivante dall’essere esposti alla globalizzazione, alla competizione degli immigrati guidano il voto populista. L’insicurezza economica ha un effetto diretto sull’orientare il voto in senso populista ma ha anche un effetto indiretto: riduce la fiducia nei soggetti tradizionalmente ...
La rivoluzione del bike sharing in Cina
Chi di recente si è recato in Cina, soprattutto a Shanghai o a Pechino, non ha potuto non notare il proliferare di servizi di bike sharing come Mobike, Ofo, Bluegogo, Yibu ecc. (ve ne sono più di 30). Basta osservare il numero di biciclette con i colori e i loghi delle diverse società presenti nelle strade o posteggiate sui marciapiedi per comprendere come questa sia la più recente frontiera della sharing economy in Cina – e uno dei suoi fronti a maggiore intensità competitiva. L’ingresso di Uber nel 2013-14, in modo analogo a quanto avvenuto in altre nazioni, può essere considerato ...
L'agenda dell'imprenditore 4.0
«Per le sue caratteristiche e per il suo ruolo […] l’imprenditore oggi è il soggetto chiamato a traghettare la società italiana nel nuovo mondo»[1]. Tutti d’accordo? Probabilmente sì, ma non basta. «Nelle imprese, come in molte circostanze della vita, vale sovente il vecchio adagio “il difetto sta nel manico”. Anche se i problemi sono tanti e con cause diverse, trovano quasi sempre una soluzione se colui che è a capo dell’impresa ha le competenze e la personalità giusta. […] Come nelle esecuzioni orchestrali, il risultato dipende non solo dalla bravura dei vari suonatori, ...
Banca Mondiale: come le aziende possono battere cassa
La Banca Mondiale finanzia contratti in paesi in via di sviluppo legati alla realizzazione di lavori civili o alla fornitura di beni e consulenze in molteplici settori, assumendo annualmente impegni per oltre 30 miliardi di dollari, per una media di circa 100.000 contratti all’anno. I dati più recenti relativi all’aggiudicazione di gare finanziate dalla Banca evidenziano come le aziende italiane siano ormai da alcuni anni ai primi posti, almeno per quanto riguarda la fornitura di lavori civili e, ultimamente, di beni. Nell’anno fiscale 2015, il nostro paese si è posizionato in terza posizione ...
Ranking di competitività: come siamo messi
44a su 138 paesi: così si è collocata l’Italia nel Global Competitiveness Report 2016-2017 del World Economic Forum, perdendo una posizione rispetto all’anno precedente. Il dato è poco lusinghiero, ma ampiamente prevedibile: il nostro paese gravita abitualmente intorno al 45° posto del ranking, talvolta superata da nazioni «inattese» come il Botswana (capitò nel 2004), o, più recentemente, Azerbaijan o Mauritius. Per quanto le difficoltà del nostro modello di sviluppo economico siano cosa nota, è lecito interrogarsi sulle ragioni e sulla natura di tale posizionamento. Proviamo dunque ...
Vi presento Toni Erdmann
Lo striptease della manager in carriera
Vi presento Toni Erdmann Regia: Maren Ade Int.: Peter Simonischeck e Sandra Huller Germania/Austria, 2016. Ines Conradi è una manager tedesca in carriera. Lavora per una società di consulenza che imposta piani di ristrutturazione di aziende in crisi. Vive da mesi a Bucarest, in Romania, dove sta cercando di chiudere un accordo strategico per un’azienda che vuole ristrutturare ed esternalizzare. Bionda, elegante, tailleur nero d’ordinanza con tacchi e trucco leggero, Ines vive attaccata al telefono, è imbattibile nelle pubbliche relazioni e non si concede distrazioni se non qualche raro ...
Coming back home again
the reshoring decision
Offshoring and subsequent “coming back home again” reshoring choices by multinationals are once again raising doubts about the quality of long-term strategic decisions in both larger and smaller firms. A decision to outsource and relocate production in China and then, following the state incentives, to transfer it back to the US or Europe might be interpreted as a sign of excellent organizational flexibility, if we don’t take into account all the implicit and explicit costs related to the implementation of such important alterations to the firm’s operations and, not the least, the impact ...
Equilibrio vita-lavoro: serve un’affirmative action?
Il dibattito sulle pratiche a supporto dell’equilibrio tra la vita privata e la vita professionale è molto ampio e sviluppato, al punto che, nella letteratura più recente, si dibatte dei possibili effetti negativi di queste pratiche, in termini di stress e di performance del lavoratore, piuttosto che delle implicazioni positive. Lo spostamento dell’ottica con cui si guarda a queste prassi non è casuale e riflette l’emergere di tanta aneddotica manageriale sulla loro efficacia, ormai solo relativa, nel risolvere i problemi di iniquità e di esclusione che derivano dai nostri pregiudizi ...
Direttore creativo reloaded
Fermento nel fashion & luxury
Nel corso degli ultimi anni le notizie relative ai cambi dei direttori creativi nelle maggiori aziende di moda e del lusso sono apparse sui giornali in misura sempre più frequente. Per comprendere la portata e approfondire le ragioni di questo nuovo approccio nella gestione della creatività, si è individuato un campione di 55 brand appartenenti al mondo della moda e del lusso [1]. I brand, elencati nella Tabella 1, sono assimilabili ai seguenti business model: designer brand, luxury brand e premium industrial brand, e sono ordinati in base al fatturato 2014 dei relativi segmenti di riferimento ...
Customer happiness: la parola alle aziende (e ai lettori)
Nel corso della nostra ricerca abbiamo valutato i livelli di felicità generati da diverse categorie di consumo. Partiamo dalla cosmesi, che risulta avere un posizionamento relativamente basso rispetto ad altre categorie. Come se lo spiega? Angelo Trocchia (President & CEO, Unilever): Come brand abbiamo una responsabilità. Se guardiamo alla comunicazione fatta nel settore negli ultimi anni, sia da noi sia dai competitor, risulta evidente come si tenda a stressare troppo gli aspetti funzionali, la dimensione razionale relativa a benefit e uso del prodotto. Invece, la felicità è probabilmente ...