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Articolo rivista (E&M - 2005/5) Canova Gianni, Salvemini Severino

Denominazione d’origine sconosciuta

Il documentario di John Nossiter Mondovino – presentato in concorso al Festival di Cannes – proietta uno sguardo inconsueto sui processi della globalizzazione in uno dei settori meno globalizzabili come quello della produzione di vino. Anche se c’è chi sta cercando – anche in questo campo – di provvedere in fretta a un’omologazione del gusto.

Articolo rivista (E&M - 2005/6) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il magnate delle leccornie

Tra caramelle, lecca lecca e dolciumi a volontà, il nuovo film di Tim Burton La fabbrica di cioccolato traccia un’estrosa e bizzarra rilettura delle trasformazioni che la fabbrica ha subito nel corso del Novecento, anche in un comparto produttivamente e tecnologicamente conservatore come quello dolciario.

Articolo rivista (E&M - 2006/1) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il manager e il bandito

Il controverso film di Michele Placido – Romanzo criminale, tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo – mette in scena il funzionamento di una gang che offre più di uno spunto sul tema generale dell’organizzazione e sulle trasformazioni che stanno colpendo i modelli organizzativi nella società contemporanea.

Articolo rivista (E&M - 2006/3) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il tesoro e il segreto

Ci sono merci che valgono più del denaro depositato nel caveau di una banca. Sono le informazioni. Ma per impossessarsene non basta una rapina. Servono una tattica e una strategia. O una tattica che sappia dissimulare il vero obiettivo strategico dell’azione. Questo, almeno, ci dice Inside Man, l’ultimo film del regista afro-americano Spike Lee.

Articolo rivista (E&M - 2006/4) Canova Gianni, Salvemini Severino

Lo strip-tease dell’innovazione

Nel nuovo film del regista inglese Stephen Frears un’impresa di spettacolo nella Londra della fine degli anni trenta diventa un modello di organizzazione, di innovazione e di creatività gestionale applicabile anche a molte situazioni dell’economia immateriale della società contemporanea.

Articolo rivista (E&M - 2006/5) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il manager sui tacchi a spillo

Nei panni dell’elegantissima direttrice della più autorevole rivista di moda americana, Meryl Streep dà vita a una strepitosa figura di manager in gonnella. E il film che la mette in scena, Il diavolo veste Prada di David Frankel, offre un interessante modello di organizzazione e di direzione in un’azienda caratterizzata da un alto livello di creatività intellettuale.

Articolo rivista (E&M - 2006/6) Canova Gianni, Salvemini Severino

Personal services

Dear Frankie Regia: Shona Auerbach Interpreti:Emily Mortimer, Gerard Butler Gran Bretagna, 2006 “Dear Frankie”: cominciano tutte così le lettere che un ragazzino sordomuto riceve periodicamente dal padre lontano, imbarcato su una nave che solca gli oceani di tutto il mondo. Sono lettere appassionate e misteriose, che parlano di luoghi esotici e di avventure sul mare, di porti lontani e di popoli ...

Articolo rivista (E&M - 2007/1) Canova Gianni, Salvemini Severino

L’odore dei soldi

In una Milano livida e stremata, un’umanità infelice insegue ad ogni costo il fantasma del denaro: A casa nostra di Francesca Comencini ripropone alcuni dei pregiudizi più radicati con cui spesso nel nostro paese viene demonizzata la ricerca del benessere e della ricchezza.

Articolo rivista (E&M - 2007/2) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il broker e il vignaiolo

Che rapporto c’è fra il mestiere di un cinico broker della City londinese e la rilassata attività di un vignaiolo provenzale? In apparenza, sono due mondi antitetici. Ma a volte le apparenze ingannano. Come dimostra Un’ottima annata - A Good Year, l’ultimo film del regista inglese Ridley Scott.

Articolo rivista (E&M - 2007/3) Canova Gianni, Salvemini Severino

“These Boots Are Made for Walking”?

Un calzaturificio inglese, sull’orlo del crack, riesce a rilanciarsi con un’innovazione coraggiosa che si lascia alle spalle il prodotto classico e generalista puntando su una produzione decisamente di nicchia. Kinky Boots, dell’inglese Julian Jarrold, mette a fuoco con grande efficacia un modello di management visionario che punta sul rischio e sul cambio di paradigma produttivo e organizzativo.