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Il lavoro dei mostri
Monsters & Co., prodotto da John Lasseter, prova a rappresentare con la tecnica dell’animazione digitale un modello di organizzazione produttiva: una fabbrica dove si lavora secondo i classici canoni fordisti, ma per produrre qualcosa di assolutamente immateriale.
Le invarianti dell’organizzazione
Nel suo ultimo film Gosford Park[1] il regista Robert Altman mette in scena due mondi paralleli: complementari, simmetrici, speculari. Così lontani, così vicini. Così diversi l’uno dall’altro eppure così sorprendentemente simili. Un mondo (quello dei servi) produce (cibi, riti, pranzi, pulizia), l’altro (quello dei padroni) consuma ciò che il primo ha prodotto. Entrambi coabitano nello ...
L’organizzazione fra ideologia e tecnologia
Magdalene di Peter Mullan, Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, mette in scena in modo quasi paradigmatico i meccanismi organizzativi di un’istituzione totale. E mostra con limpida chiarezza come spesso siano le tecnologie (e non le ideologie) a imporre il cambiamento di un modello organizzativo.
La rimozione delle devianze e la profilassi delle eccezioni
Minority Report Regia di Steven Spielberg Interpreti: Tom Cruise, Colin FarrellUSA, 2002 Per capire il presente, a volte conviene provare a immaginare il futuro. Il nuovo film di Steven Spielberg lo fa: ispirandosi a un bel racconto dello scrittore Philip K. Dick, Minority Report prospetta allo spettatore un mondo che, pur lontano dalla realtà attuale, prefigura alcuni sviluppi possibili, non così ...
Capitani coraggiosi
Due modelli di leadership a confronto (e in conflitto) in un film americano che racconta – dal punto di vista dei russi – un episodio reale (e misconosciuto) della guerra fredda nei primi anni sessanta.
Il mercato, il codice e la tribù
Scorsese traccia un quadro a fosche tinte delle origini della società americana, ma offre anche spunti di grande suggestione per capire il funzionamento delle organizzazioni e le modalità di svolgimento del conflitto all’interno di un contesto storicamente determinato.
Colletti bianchi: dal mestiere tecnico al mestiere sociale
A proposito di Schmidt di Alexander Payne, interpretato da uno strepitoso Jack Nicholson, mette a fuoco il dramma di un dirigente nel momento in cui lascia il lavoro per andare in pensione. Nello stesso tempo fa intravvedere un mutamento epocale nell’approccio alla professione.
L’operaio e il cellulare
Nel film di Riccardo Milani, Il posto dell’anima, una rappresentazione non scontata delle trasformazioni indotte dalle nuove tecnologie e dalla globalizzazione sull’identità individuale e collettiva dei lavoratori.
Genesi e formazione di una classe dirigente
La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana traccia un grande affresco degli ultimi quarant’anni di storia italiana, mettendo a fuoco in modo stimolante anche alcuni passaggi e cambiamenti che riguardano l’economia, l’organizzazione sociale e l’identità di quella generazione che oggi detiene le leve del potere nel nostro paese.
Il tacito e l’esplicito
In un delicato film francese, che segna il ritorno sugli schermi di uno straordinario Omar Sharif (Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, di François Dupeyron), una suggestiva metafora sull’inevitabile reciprocità di ogni processo di formazione. In azienda come nella vita.