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Articolo rivista (E&M - 2011/05) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il gioiellino. Splendori e miserie della finanza creativa

Attraverso la ricostruzione romanzata del crac Parmalat, il film di Andrea Molaioli Il gioiellino pone alcuni scottanti interrogativi sul rapporto fra etica e imprenditoria e sulle derive patologiche di alcune strategie di “finanza creativa”.

Articolo rivista (E&M - 2011/06) Canova Gianni, Salvemini Severino

Inside Job. Anatomia di un crimine finanziario

Premiato con l’Oscar per il miglior documentario 2011, Inside Job di Charles Ferguson è un resoconto incalzante e spietato della crisi finanziaria che a partire dal 2008 ha messo in ginocchio l’economia americana con la responsabilità diretta e sconcertante di grandi manager, squali della finanza e anche di membri dell’esecutivo.

Articolo rivista (E&M - 2012/01) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il mio domani

In una Milano algida e inconsueta una donna sola lavora come formatrice nelle aziende in crisi. Dovrebbe infondere ottimismo a chi partecipa ai suoi work­shop, ma in realtà rischia di essere – anche involontariamente – una sorta di cavallo di Troia per entrare nella testa e nella vita dei dipendenti. Diretto dalla regista milanese Marina Spada, Il mio domani traccia un quadro problematico dei ...

Articolo rivista (E&M - 2012/02) Canova Gianni, Salvemini Severino

L’industriale. “Noi non scommettiamo mai”

Un’azienda torinese che si occupa di componenti ecologici è strangolata dai debiti e sull’orlo del fallimento. La gestione finanziaria naviga a vista e i dipendenti amministrativi sono alla continua ricerca di credito per tamponare la situazione. Le banche, però, negano all’imprenditore i denari per investire in innovazione e la situazione diventa ogni giorno più grave. L’industriale di ...

Articolo rivista (E&M - 2012/03) Canova Gianni

The Iron Lady. La solitudine del leader

Avvincente anche se un po’ agiografico “biopic” di Margaret Thatcher, The Iron Lady di Phyllida Lloyd mette a fuoco in modo lucido e accattivante alcuni dei tratti connotativi della leadership contemporanea. E ricorda alcuni “modi del governare” che potrebbero essere utili anche oggi.

Articolo rivista (E&M - 2012/04) Canova Gianni, Salvemini Severino

Io sono Li. Ma noi siamo qui?

In un bar di Chioggia si captano fremiti d’amore fra la barista cinese e un vecchio pescatore di origini polesane. Celebrato come il film sorpresa della scorsa stagione, Io sono Li di Andrea Segre mette a fuoco con delicatezza di toni la crisi identitaria che si può generare in soggetti coinvolti in processi di rapida transizione verso società multiculturali.

Articolo rivista (E&M - 2012/05) Canova Gianni, Salvemini Severino

Margin Call. Loro, i soldi non li perdono mai

Lucido e intransigente, Margin Call di J.C. Chandor analizza i meccanismi economico-finanziari che hanno generato la grande crisi. E lo fa senza guardare in faccia nessuno, additando caso per caso le omissioni e le responsabilità. Un film duro, informato, per molti versi necessario.

Articolo rivista (E&M - 2012/06) Canova Gianni, Salvemini Severino

Chef. L’uomo che sussurrava alle verdure

La qualità non basta. Bisogna anche saperla comunicare. Attraverso una vicenda esemplare ambientata nel mondo della haute cuisine, Chef di Daniel Cohen mette a fuoco alcuni dei temi centrali nel dibattito sulle industrie creative contemporanee. A cominciare dall’interrogativo su come conciliare la creatività individuale con l’inevitabile standardizzazione imposta dalla dimensione industriale.

Articolo rivista (E&M - 2013/1) Canova Gianni, Salvemini Severino

The Way Back. Nel cuore del team

Nel nuovo film di Peter Weir ( The Truman Show, Master & Commander) un gruppo di evasi da un gulag siberiano, in fuga in alcuni dei luoghi più impervi del pianeta, deve costruire un team affiatato che garantisca maggiori possibilità di sopravvivenza. E scopre che ogni team, per funzionare, deve avere un cuore affettivo.

Articolo rivista (E&M - 2013/2) Canova Gianni, Salvemini Severino

La migliore offerta. Reputazione e falsificazione

Attraverso la sorprendente vicenda di un battitore d’aste che cade in una trappola analoga a quella in cui lui faceva cadere i suoi clienti, il nuovo film di Giuseppe Tornatore costruisce un appassionante congegno narrativo che si interroga sul valore della reputazione e sui modi attraverso cui distinguere verità e falsificazione.