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Quando alla guida dell’azienda c’è un’idea: il caso NaturaSì
Le organizzazioni purpose-driven sono quelle che indirizzano l’attività economica verso uno scopo più alto. In altre parole, sono quelle che hanno come obiettivo esplicito dell’agire imprenditoriale anche la creazione di un impatto economico, sociale e ambientale nel medio-lungo termine lungo la catena del valore verso tutti i portatori di interesse. Questo è tanto più importante per il settore food & beverage in cui la sostenibilità e le scelte consapevoli legate al cibo emergono come esigenza primaria per la salute della persona e del pianeta. In questa intervista con Fabio Brescacin ...
Un nuovo approccio alla gestione sostenibile della filiera
accelerato l’esigenza di trasparenza e responsabilità lungo l'intera filiera produttiva, spingendo le aziende a sviluppare nuovi modelli di gestione. Lo scorso 10 settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 125/2024 con cui l’Italia ha recepito ufficialmente la Direttiva 2022/2464/UE, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La CSRD, che sostituisce la Direttiva 2014/95/UE (Non-Financial Reporting Directive – NFRD), amplia in modo significativo l’ambito di applicazione e i requisiti di trasparenza richiesti alle imprese in materia ambientale, ...
Alla ricerca dell’impatto: dalle teorie alle pratiche
Come possiamo trasformare l’immenso potenziale di conoscenza prodotto dalla comunità scientifica in pratiche manageriali utili a trasformare le organizzazioni e i loro processi, in modo da creare valore per le imprese e le istituzioni e generare benessere diffuso per la società? Lunedì 9 dicembre alle 17 cercheremo di rispondere a questa domanda durante il webinar “Alla ricerca dell’impatto: dalle teorie alle pratiche”. Ad approfondire il tema ci saranno: Nic Beech, Presidente eletto di IFSAM, Vicerettore dell’Università di Salford; Sandro Castaldo, Direttore di Economia & Management, ...
Le strategie di internazionalizzazione delle startup food tech: un’analisi empirica
Negli ultimi anni, l’adozione rapida delle piattaforme digitali ha rivoluzionato il rapporto tra le organizzazioni e i mercati, generando sia nuove potenziali opportunità che sfide per le imprese, in particolare attraverso l’ambiente attuale permeato dai social media. Questi strumenti non solo facilitano le interazioni tra individui e aziende, ma promuovono anche l’internazionalizzazione, consentendo alle imprese di stabilire contatti con clienti a livello globale in modo più rapido ed efficace. Attraverso i social media, i consumatori possono raccogliere informazioni su prodotti e servizi ...
Portare l’AI in azienda: una roadmap in cinque fasi
In generale, possiamo identificare due principali logiche di utilizzo dell’AI attualmente riscontrabili in azienda. La prima è incentrata su «prodotti e servizi», mentre la seconda sui «processi». Se nel primo caso l’AI viene utilizzata per aggiungere caratteristiche nuove a prodotti esistenti o per creare nuovi prodotti abilitati dalla tecnologia, nel secondo l’AI diventa uno strumento per l’evoluzione dei processi esistenti o per l’introduzione di nuovi processi prima non possibili. A questi due macro ambiti di utilizzo si unisce un’altra lente di lettura, che distingue tra ...
Aspetti organizzativi nella transizione digitale. La fiducia nell’analisi dei dati
Introduzione L’utilizzo dei big data rappresenta un cambiamento dirompente nel paradigma strategico e manageriale delle imprese (Chauhan et al., 2022; George et al., 2014; Ekbia et al., 2015). Secondo McAfee e Brynjolfsson (2012), le imprese data-driven registrano tassi di produttività e redditività superiori del 5-6% rispetto alla media. Queste organizzazioni impostano processi, attività, strumenti manageriali, capacità e cultura organizzativa sull’analisi e sulla gestione dei dati nei processi decisionali (Anderson, 2015; Persaud e Zare, 2024). Le imprese data-driven presentano una struttura ...
Capaci di decidere nell’era della complessità
Il problema fondamentale che dobbiamo affrontare in uno stato di complessità è la limitazione della nostra capacità predittiva. Chi, in coda al 2021, avrebbe mai detto che Putin avrebbe avuto il coraggio di sfidare l’Occidente invadendo, poche settimane dopo il Capodanno, l’Ucraina e scatenando una crisi energetica che ha alimentato ulteriormente la tendenza inflazionistica già presente in diversi Paesi inclusi quelli della nostra Europa? Chi, in coda al lontano 2000, avrebbe previsto l’11 Settembre (allora gli Stati Uniti pensavano allo scudo spaziale per difendersi da una nuova guerra ...
Costruire il futuro con la demografia
Pensare al futuro, costruire il futuro. Le strategie adottate da imprese, istituzioni e società si basano su approcci per proiettare l’oggi sul domani. Tra questi, uno in particolare è ancora poco sfruttato: l’analisi del cambiamento attraverso le lenti della demografia. Sebbene il cambiamento demografico possa apparire lento, quasi impercettibile, è proprio questo fenomeno a essere tra i più potenti nel plasmare il nostro futuro economico, sociale e politico – un megatrend per eccellenza. Per guardare al futuro e costruire un domani sostenibile è fondamentale adottare una prospettiva ...
Transition finance, sostenibilità e IA
Le grandi banche europee hanno sviluppato negli ultimi anni un elenco di settori popolati da aziende che presentano elevate emissioni di CO2. L’idea della “finanza per la transizione” è tipicamente quella di lavorare con le aziende di questi settori per individuare e raggiungere obiettivi comuni di decarbonizzazione in un periodo temporale che generalmente si spinge sino al 2030. Come sappiamo però in economia “tutto dipende da tutto”, e quindi l’elenco può non essere esaustivo e neanche del tutto stabile, ma dovrà essere aggiornato sulla base delle informazioni disponibili. ...
Mercato europeo dei capitali, il decennio perduto e la sveglia di Draghi
Borse europee esuberanti, ma è una rondine che non fa affatto primavera. Anzi: se politici e burocrati non si svegliano, l’Unione, di fronte alla sfida delle “Tre De” – deglobalizzazione, denatalità, decarbonizzazione – perderà l’occasione storica di creare, quando ne ha più bisogno, il mercato europeo dei capitali. Visto che se ne parla dal 2015, abbiamo già perduto un decennio. Le borse valori stanno vivendo un anno memorabile, con quelle europee nelle prime file: Parigi, Francoforte, Milano, Amsterdam, con la piazza italiana che ha raggiunto quotazioni che non si vedevano dalla ...