E&M
2019/4
Indice
Editoriale
Dossier. Infrastrutture, Italia al crocevia
Sviluppo e benessere questione di opere
Sullo scacchiere globale i giochi sono aperti
Dossier. Infrastrutture, Italia al crocevia: i trasporti
Da dove parte il sistema ferroviario
Sui binari corre la crescita italiana
Tutti i numeri del progetto Brebemi
Quale futuro per i porti italiani
La piattaforma logistica ligure
Dossier. Infrastrutture, Italia al crocevia: le reti
Il futuro digitale del sistema Italia
5G: infrastruttura in cerca di autore
Per la Gigabit society servono nuove regole
Il progetto Open Fiber come e perché
Le reti al centro dell’ecosistema urbano
Dossier. Infrastrutture, Italia al crocevia: i territori
Il vantaggio competitivo della città globale
Una nuova mobilità per il Paese
Visual readings
TAV: l’opera che non c’è
Quella dell’alta velocità non è stata la prima grande opera che ha interessato il territorio valsusino: c’era stata «l’autostrada ecologica», l’elettrodotto, infine l’alta velocità. Inizialmente, l’opposizione guidata dal Comitato Habitat a una «concezione del territorio come risorsa passiva» era stata fiacca, ma ero servita a risvegliare la popolazione. Il messaggio dei No TAV è chiaro e sintetizzato in «quattro no», a cui il movimento antagonista propone l’ammodernamento della linea esistente. Sulla TAV persistono inoltre dubbi di natura economica in quanto l’Italia sarebbe tenuta a corrispondere una somma relativa ai 2/3 della tratta internazionale dell’opera, anche se solo 1/3 della stessa attraverserebbe il suolo italiano.#Infine, la criminalizzazione del movimento antagonista da parte dello Stato solleva più di un dubbio sulla correttezza dell’azione penale.
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