E&M
2001/1
Indice
Focus forum
Area Metodi Quantitativi
Data mining: tra mito e realtà
L’approccio neurale al data mining
Metodologie quantitative, oggi, in azienda
Nuove frontiere per le ricerche di marketing: web research e web mining
Area Sistemi Informativi
I sistemi di e-business intelligence
Gli strumenti di pagamento nel commercio elettronico su internet: stato e prospettive
Articoli
Relazioni industriali e globalizzazione: la strategia di Fiat auto
Microelettronica e imprenditorialità verso lo sviluppo di un polo hi-tech nell’area catanese
Imprenditorialità e sviluppo economico. I risultati di una ricerca multinazionale
Tradurre la vision aziendale in obiettivi strategici e operativi con le Balanced Scorecard
La qualità informativa dei sistemi di contabilità direzionale. Quali metodi per valutarla?
Fotogrammi
Microelettronica e imprenditorialità verso lo sviluppo di un polo hi-tech nell’area catanese
Nel bacino catanese, la cosiddetta Etna Valley, si sta sviluppando un agglomerato a elevato contenuto tecnologico, luogo di interscambio tra i “centri” di produzione della conoscenza (grande impresa hi-tech, università, centri di ricerca pubblici e privati ecc.) e le iniziative imprenditoriali che si localizzano attorno ad essi. Nel caso specifico, la presenza a Catania della STMicroelectronics ha costituito il centro di diffusione di conoscenze hi-tech; l’Università e gli organismi di ricerca che con essa collaborano hanno dato il loro contributo sinergico; le politiche degli enti pubblici locali, attraverso processi di marketing territoriale, hanno creato un’atmosfera economica favorevole. Tutto ciò ha innescato un moto circolare di grande stimolo alla localizzazione e allo sviluppo di attività imprenditoriali. Si assiste infatti a un effetto di attrazione sul territorio di imprese appartenenti alla filiera produttiva del settore microelettronico e di talune imprese hi-tech che, pur non essendo direttamente collegate alla filiera microelettronica, stanno sperimentando uno “standard di contesto”, e cioè expertise, informazioni, relazioni, facilitazioni. Sembrano esistere i presupposti per un ulteriore proliferare di centri di produzione della conoscenza sul territorio, ovvero di “nodi” che possano rappresentare focolai di imprenditorialità aggiuntivi.
L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI
Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.