E&M

2000/1

Francesco Perrini

Innovazione, struttura finanziaria e valore d’impresa

Le imprese italiane oggi necessitano di capitale per sviluppare e innovare la propria struttura e sono sempre più orientate verso l’apertura a terzi finanziatori o la quotazione al Nuovo Mercato. È sempre più diffusa la convinzione che lo sviluppo dell’impresa dipenda da una valida gestione delle risorse tecnologiche e quindi dalla capacità innovativa. La gestione del patrimonio tecnologico non è più competenza di poche imprese industriali high-tech: in un numero sempre crescente di comparti dell’industria e dei servizi è divenuto imprescindibile gestire le risorse tecnologiche orientandone gli sviluppi dalle direzioni funzionali alle scelte strategiche. Il problema non rimane confinato a poche imprese di grandi dimensioni, ma si estende anche alle piccole e medie imprese. Appare pertanto necessario alimentare la capacità innovativa e “rinnovativa” dell’impresa. L’acquisto di un nuovo impianto, l’acquisizione di un’azienda, lo sviluppo di un progetto di R&S per il lancio di un prodotto ecc. sono tutti investimenti in innovazione. Il “fabbisogno di risorse produttive”, quindi, genera un “fabbisogno di risorse finanziarie”, che dovranno essere predisposte in modo funzionale all’attività d’impresa e comporre una struttura capace di minimizzare il costo. Nel presente lavoro si prenderanno in esame i diversi aspetti degli investimenti in innovazione nel tentativo di comprendere se esiste una tale struttura finanziaria che permetta all’impresa di sostenere lo sviluppo, minimizzare il costo del capitale e massimizzare il valore del capitale economico. Il reperimento di capitali freschi esterni diventa un’esigenza rilevante; in generale, l’impresa può raccogliere risorse finanziarie a titolo permanente tramite aumenti di capitale volti ad ampliare la compagine azionaria, o attraverso un cambiamento della composizione del capitale, problematiche in ogni caso inscindibili da quelle della corporate governance . È possibile verificare una crescente apertura al venture capital e alla quotazione in Borsa, in particolare al Nuovo Mercato collegato al network Euro-NM; è comunque certa l’incalzante necessità dell’impresa innovativa al reperimento di capitale di rischio da mobilitare in impieghi produttivi e diretti a rafforzare il patrimonio tecnologico e i vantaggi competitivi del core business , secondo la prospettiva di gestione dell’impresa per la “creazione di valore”.

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