E&M

2022/2

Clelia Iacomino Mattia Pianorsi Aristea Saputo

Perché e come ridurre la grande quantità di detriti spaziali

L’aumento del numero di oggetti spaziali nell’orbita bassa terrestre rappresenta una minaccia per la sostenibilità a lungo termine dell’ambiente spaziale, incrementando il rischio di collisione tra satelliti attivi e detriti spaziali. La mancanza di un quadro normativo vincolante permette agli operatori satellitari di non prendersi responsabilità in merito alla preservazione dell’orbita, perseguendo in questo modo interessi legati al loro business. Il modello sviluppato dal SEE Lab di SDA Bocconi, in collaborazione con il CNR italiano, evidenzia come il ruolo delle istituzioni pubbliche potrebbe incoraggiare la diffusione delle iniziative di mitigazione del rischio di collisione di oggetti spaziali tramite misure di co-finanziamento e/o di una regolamentazione vincolante. Come nel caso delle iniziative di mitigazione del cambiamento climatico, attori pubblici e privati stanno cominciando a mobilitarsi per ridurre il numero di detriti presenti nell’orbita terrestre. Gli operatori privati impegnati in tale direzione considerano le partnership con le istituzioni pubbliche fondamentali per raggiungere una sostenibilità a lungo termine delle attività spaziali.

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