E&M

2007/4

Daniela Cristofoli Giovanni Valotti

Proprietà e corporate governance delle public utilities. Tra autonomia di impresa e tutela dell’interesse pubblico

Il comparto delle public utilities è interessato da trasformazioni che richiedono un ripensamento delle logiche di gestione d’impresa, enfatizzando il bisogno di autonomia dall’ente locale di riferimento. La letteratura individua diversi strumenti per ampliare lo spazio di autonomia manageriale, che riguardano il ruolo dell’azionista pubblico e mirano a ridurne l’influenza sulla gestione. Tali indicazioni vengono tipicamente disattese; sono frequenti i casi di ex proprietari pubblici che mantengono il potere di intervenire nelle decisioni strategiche di public utilities ormai privatizzate. In questa logica, se è necessario dotare le public utilities di crescente autonomia manageriale (per poter operare con successo all’interno del mercato), è altresì necessario riservare un ruolo importante al soggetto pubblico (a tutela dell’interesse collettivo). Questo articolo si propone di comprendere se è ipotizzabile una soluzione di equilibrio tra esigenze di autonomia di impresa e di tutela dell’interesse pubblico. A questo fine si analizza il sistema di governo delle public utilities locali quotate alla Borsa Valori di Milano.

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