E&M
2006/1
Indice
Focus intervista
Crescere per competere. Intervista a Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Confindustria
Doing business in China
Crescita armoniosa e sviluppo sostenibile: le nuove linee guida di Pechino
Che cosa pensano i leader
Il mercato delle regole
Area sistemi informativi
Business and Information Technology Survey 2004-2005
Open source per il business: modalità di diffusione nel contesto italiano
Area intermediazione finanziaria e assicurazioni
Investment banking: un settore con elevata varietà di prodotti, operatori e business model
Fuoricampo
Articoli
Controllare la Supply Chain nel settore moda: quale ruolo per il Management Accounting
La formazione informatica: Cenerentola delle iniziative aziendali, ma “così fan tutti”
La partecipazione alle Brand Community
L’intrapresa culturale. Riflessioni sul rapporto tra produzione culturale e logiche di impresa
Storie di straordinaria imprenditorialità
Fotogrammi
L’intrapresa culturale. Riflessioni sul rapporto tra produzione culturale e logiche di impresa
Cosa accade se le risorse pubbliche, risultato dell’azione dell’istituzione sul “mercato” politico, si rivelano insufficienti per la sopravvivenza delle istituzioni artistiche e culturali, ovvero se si manifesta un vincolo di bilancio più stringente? Accade che le istituzioni, per non subire una drastica selezione, sono costrette a costruire, in modo imprenditoriale, le loro disponibilità operando anche su un mercato diverso, quello “privato” del pubblico pagante, dei donors e degli sponsor.#È uno spostamento rilevante, che impone all’istituzione culturale una serie di prospettive e procedure tipiche dell’impresa; si tratta di verificare se una simile trasformazione implichi necessariamente un cambiamento delle condizioni della progettazione culturale, con susseguente dequalificazione dell’offerta. #La progettazione culturale è e deve restare il centro delle istituzioni culturali, la fonte della loro identità e del loro senso, il motore della loro capacità di negoziare adeguati livelli di autonomia in tutte le arene di scambio in cui sono impegnate a operare. La difficoltà “epocale” che si profila è far intendere il valore di tale progettazione nei diversi contesti – politico e territoriale, professionale e privato – soddisfacendo le istanze di efficienza, economicità ed efficacia che in essi si manifestano. Non è solo un problema di mezzi, tecniche, competenze gestionali e innovazione espressiva: la trasformazione dei mezzi solleciterà un ripensamento, una collaborazione tra arte ed economia che consentirà di rendere più intenso e sostenibile il rapporto con l’esperienza artistica.
L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI
Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.