E&M
2006/1
Indice
Focus intervista
Crescere per competere. Intervista a Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Confindustria
Doing business in China
Crescita armoniosa e sviluppo sostenibile: le nuove linee guida di Pechino
Che cosa pensano i leader
Il mercato delle regole
Area sistemi informativi
Business and Information Technology Survey 2004-2005
Open source per il business: modalità di diffusione nel contesto italiano
Area intermediazione finanziaria e assicurazioni
Investment banking: un settore con elevata varietà di prodotti, operatori e business model
Fuoricampo
Articoli
Controllare la Supply Chain nel settore moda: quale ruolo per il Management Accounting
La formazione informatica: Cenerentola delle iniziative aziendali, ma “così fan tutti”
La partecipazione alle Brand Community
L’intrapresa culturale. Riflessioni sul rapporto tra produzione culturale e logiche di impresa
Storie di straordinaria imprenditorialità
Fotogrammi
Il Festival di Sanremo: interessi divergenti e alchimie organizzative
Il Festival di Sanremo nasce nel 1951 come programma radiofonico e si trasferisce in televisione solo alla quinta edizione per divenire nel corso degli anni non solo un programma musicale, ma un momento della televisione italiana in grado di combinare esperienze e persone molto diverse tra loro: la Rai, i cantanti, gli sponsor, le case discografiche, gli ospiti nazionali e internazionali, i giornalisti, gli spettatori e i telespettatori, il Comune di Sanremo, gli alberghi ecc. Tuttavia l’alchimia che produce il successo di Sanremo si scontra con interessi divergenti: ascolti tv, raccolta pubblicitaria, qualità delle canzoni e dei cantanti, luogo promozionale per le vendite, notizie per la stampa, introiti derivanti dall’ospitalità, immagine della città ecc.#Obiettivo del confronto che segue è capire un po’ di più di questa rete di attori e interessi che costituiscono l’affascinante mondo del festival che è sempre più uno spettacolo televisivo, ospitato dalla città dei fiori, scritto dai giornalisti, messo in discussione dalle case discografiche, difeso dalla Rai, criticato da quasi tutti, sempre al centro dell’opinione pubblica e per un pomeriggio trasferito in Bocconi.
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