E&M
2011/1
Indice
Editoriale
Perché l’orso polare ci commuove più di un cassintegrato? Sostenibilità ambientale e umana
In primo piano
Focus intervista
Quando la leadership è donna. Intervista a Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità
La finestra sul mondo
Il mercato delle regole
Il mercato del private equity e degli LBO
Il Diversity Management
Temi di Management
Marketing internazionale e crisi economica
Strategie di brand extension: il caso Pirelli Pzero
Acquisto d’impulso o programmato? Il ruolo del visual merchandising
Fuoricampo
Articoli
Il brand Milano attraverso la moda e il design. Settimane della Moda e Salone del Mobile a confronto
Qualità della revisione contabile e tipo di revisore. Il caso delle società italiane non quotate
Storie di ordinaria imprenditorialità
Fotogrammi
Qualità della revisione contabile e tipo di revisore. Il caso delle società italiane non quotate
L’attuale normativa italiana consente alle società non quotate di affidare la revisione contabile dei propri bilanci a una società di revisione, a un collegio sindacale o a un revisore unico. Si è discusso se la qualità del servizio fornito dai diversi tipi di revisore consentiti dalla legge possa ritenersi omogenea. L’obiettivo del presente lavoro è verificare empiricamente se vi siano differenze significative. A tal fine è stata condotta un’analisi empirica su un campione di 1420 società italiane non quotate. I risultati indicano che soltanto le società di revisione “Big” sembrano in grado di offrire un servizio di qualità differente rispetto agli altri tipi di revisore, mentre non si riscontrano differenze significative tra società di revisione “Non-Big”, collegio sindacale e revisore unico.
AUDIT QUALITY AND AUDITOR TYPE. EVIDENCE FROM ITALIAN PRIVATE COMPANIES#Current Italian regulation allows private companies to have their accounts audited by either an audit firm, or a board of statutory auditors, or an individual auditor. A recent debate raised doubts about whether the quality of services provided by the various types of auditors allowed by the regulation can be considered homogeneous. This paper aims at testing empirically whether there are significant differences in audit quality among audit firms, boards of statutory auditors, and individual auditors. The empirical analysis covers a sample of 1420 private Italian companies. The results of our analysis show that “Big” audit firms are able to provide a different audit quality than other types of auditors, while there is no significant difference in audit quality provided by “Non-Big” audit firms, boards of statutory auditors, or individual auditors.
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