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Articolo rivista (E&M - 2021/2) Molteni Luca, Poli Maurizio

Data scientist chi è, cosa fa e come lo fa

Dall’analisi dei dati raccolti dalla piattaforma per la data science Kaggle è emerso che la figura del data scientist è diffusa uniformemente in India, resto dell’Asia, Europa e Nord America, in prevalenza nella fascia d’età 25-34 anni; Python è il linguaggio largamente preferito dai data scientist; l’introduzione in azienda di modelli basati su tecniche di machine learning è ancora molto ...

Articolo rivista (E&M - 2021/2) da Empoli Stefano

Le ragioni per essere ottimisti in Italia

Per tradurre in realtà il potenziale vantaggio sui competitor stranieri, alle imprese italiane è richiesto un cambiamento organizzativo e di rafforzamento delle competenze nel settore dell’intelligenza artificiale; al sistema-Paese (istituzioni e rappresentanza di impresa) un maggior impegno a fornire tutto il supporto necessario per l’upgrade tecnologiche richiesto.#La consapevolezza del top ...

Articolo rivista (E&M - 2021/2) Cillo Paola, Rubera Gaia

Come creare valore con l’economia dei dati

Il vero vantaggio dei big data non risiede tanto nella quantità di dati registrati da un software o da un applicativo, quanto dalla capacità di questi di fornire informazioni estremamente dettagliate su un individuo. È su questo elemento distintivo che si fonda la data-driven economy in cui siamo immersi. I big data sono la benzina dell’economia e dello sviluppo scientifico, e per questo è necessario ...

Articolo rivista (E&M - 2021/2) Ciani Oriana

Competenze, etica e sicurezza al servizio della salute

Più che in altri settori, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico in ambito clinico sollevano interrogativi etici e di sicurezza. È dunque necessario che le organizzazioni sanitarie investano in risorse umane affinché medici e professionisti sanitari siano competenti nell’uso e di programmi software, così come lo sono nella prescrizione di farmaci. Inoltre, per garantire ...

Articolo rivista (E&M - 2020/5) Basaglia Stefano, Simonella Zenia

1988-1997: il dibattito sui modelli d’impresa

In occasione del trentennale della nostra rivista, inauguriamo qui una mini-serie di quattro articoli dedicati alla storia di Economia & Management : un contributo per comprendere, a partire dalle pagine di E&M, come il discorso manageriale sia stato costruito e diffuso in Italia dagli anni Ottanta a oggi. A questo primo articolo, che si concentra sul decennio fondativo, ne seguiranno due dedicati ...

Articolo rivista (E&M - 2020/5) Soda Giuseppe

La forza delle radici per anticipare il futuro

Giuseppe Soda, il Dean di SDA Bocconi School of Management, ripercorre lo stretto legame della rivista con la business school e i cambiamenti intercorsi negli anni in termini di contesto culturale, di approccio alla formazione e alla ricerca, di sfide.

Articolo rivista (E&M - 2020/5) Peretti Fabrizio

Speciale 30 anni Economia&Management

Presentazione del numero celebrativo dei 30 anni di Economia&Management .

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Brechbühl Hans, Abbatemarco Nico

La sfida nascosta della trasformazione digitale

Tra le molte sfide che la trasformazione digitale ha posto alle imprese, c’è quella di tenere il passo con la rapida crescita di un vasto e variegato insieme di tech vendor. Non potendo far unicamente affidamento alle proprie risorse interne, le aziende posso decidere di affidare i processi di trasformazione digitale alle società di consulenza, evitando tuttavia che queste prendano il timone di ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Costabile Michele, Fei Carlo, Mazzù Marco Francesco

Perché e come difendere la nostra coolness

I prodotti e i brand made in Italy sono considerati «naturalmente» cool. Tuttavia, al crescere del successo globale di prodotti e brand made in Italy, si pone in modo sempre più pressante il rischio della perdita di originalità e distintività, con conseguente indebolimento della coolness. L’innovazione continua e la rigenerazione dei valori della marca made in Italy diventano quindi aree di ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Giua Claudio

Se gli editori non credono più nell’editoria

Per fronteggiare le conseguenze della crisi del 2008, anziché potenziare l’informazione online gli editori italiani scelsero una strada che nessuno altrove aveva imboccato: al profondo ridimensionamento delle strutture aziendali seguì un lentissimo trasferimento degli investitori pubblicitari dalle piattaforme analogiche a quelle digitali. Tuttavia, dal 2007 al 2018 i ricavi pubblicitari della ...