E&M

2020/2

Claudio Giua

Se gli editori non credono più nell’editoria

Per fronteggiare le conseguenze della crisi del 2008, anziché potenziare l’informazione online gli editori italiani scelsero una strada che nessuno altrove aveva imboccato: al profondo ridimensionamento delle strutture aziendali seguì un lentissimo trasferimento degli investitori pubblicitari dalle piattaforme analogiche a quelle digitali. Tuttavia, dal 2007 al 2018 i ricavi pubblicitari della stampa italiana sono precipitati di circa il 70 per cento, da 3,238 miliardi a 992 milioni di euro. Pur non avendo dati ufficiali, si calcola che Google e Facebook nel 2019 abbiano raccolto circa 2 miliardi e 300 milioni di euro di pubblicità in Italia.

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