E&M
2016/1
Indice
Editoriale
Dossier: Tutto il meglio della diversità
Un esempio di riforme necessarie: il Diversity Management
Diversity Management e prestazioni aziendali
Una prospettiva critica sul diversity
Lavorare sulla cultura di genere in Italia
Euroscenari
Moneta, finanza e regole
I costi della burocrazia
Science
L’autenticità come driver strategico per il brand value. Il caso Salvatore Ferragamo
Il rischio reputazionale è misurabile? Alcune proposte in un’ottica manageriale
Lavorare sulla cultura di genere in Italia
Il tasso di occupazione femminile in Italia è fermo al 47 per cento da quasi dieci anni. Non solo il paese nel suo complesso sta perdendo reddito e ricchezza per il mancato pieno utilizzo dei talenti femminili, ma le imprese potrebbero migliorare i propri risultati economici valorizzando la gender diversity e promuovendo la cultura del l’uguaglianza di genere. Le evidenze in proposito sono tuttavia scarse: la cultura di genere delle imprese è poco studiata. I dati Excelsior di Unioncamere consentono di analizzare la cultura di genere delle imprese italiane , partendo dalle attitudini verso l’assunzione di uomini e donne a seconda dei settori occupazionali, delle dimensioni delle aziende e delle aree geografiche. Emerge come le imprese esprimano preferenze per un genere specifico, nonostante qualche segnale di miglioramento negli anni più recenti. Specifici strumenti di policy possono promuovere una maggiore apertura delle imprese verso il lavoro femminile.
L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI
Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.