E&M
1999/2
Indice
Editoriale
Un progetto per affrontare i tre grandi punti deboli dell'economia italiana nell'era post-euro
Fotogrammi
Uova di struzzo a caramelle di cicoria: splendori e miserie dell'azienda familiare all'italiana
Interventi
Management dell’arte o arte del management? Il caso “Settimane Internazionali di Musica d’Insieme”
I piani di stock option fra incentivo fiscale e innovazione della corporate governance
La programmazione operativa della produzione. Evoluzione e prospettive
Un sistema adattivo per il supporto alle decisioni nelle analisi del rischio di credito
La qualità totale è morta? Alla ricerca di un capro espiatorio
– Mi stia a sentire, Malaussène, l’ho assunta come capro espiatorio perché si beccasse le piazzate al posto mio, perché subisse le grane con un piantino al momento giusto, perché risolvesse l’irrisolvibile spalancando le sue braccia di martire, in poche parole, perché si facesse carico. E lei si fa carico in modo straordinario! Nessuno al mondo potrebbe farsi carico meglio di lei, e sa perché?#Me l’aveva spiegato mille volte: perché, secondo lei, ero un capro espiatorio nato, ce l’avevo nel sangue, una calamita al posto del cuore ad attirare le frecce. Ma, quel giorno, aggiunse dell’altro:#– Non solo, Malaussène, c’è un’altra cosa: la compassione, ragazzo mio, la compassione! Lei ha un vizio raro: compatisce. Poco fa soffriva, al posto del gigante infantile che faceva a pezzi i miei mobili. E capiva talmente bene la natura del suo dolore che ha avuto l’idea geniale di trasformare la vittima in carnefice, lo scrittore respinto in critico onnipotente. Era proprio quello di cui aveva bisogno. Solo lei può sentire cose tanto semplici.
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