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20/01/2023 Gianmarco Ottaviano

Riglobalizzazione: dalla supremazia dell’economia a quella della politica?

A partire dalla Seconda guerra mondiale, proprio per contrastare alcune delle cause del conflitto – oltre che naturalmente per arginare alcune delle sue conseguenze – ha preso piede un movimento internazionale, diplomatico e politico volto a raggiungere un’integrazione dei mercati dei diversi Paesi. Un’integrazione che fosse globale e multilaterale, vale a dire che non lasciasse fuori nessuno. Questo per due motivi: in primo luogo per una ragione di stabilità, per evitare cioè che si creassero blocchi contrapposti; in secondo luogo, per una ragione di inclusività, ovvero per evitare ...

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19/01/2023 Andrea Beltratti, Alessia Bezzecchi

Il PNRR e la finanza per la sostenibilità

Sostenibilità e policy-making. Il Brundtland Report nel 1987 ricordava a tutti noi che il pianeta non si eredita dai genitori, ma si prende a prestito dai figli, introducendo una definizione di sostenibilità ancora oggi attuale. Qualche progresso è stato fatto, specie se valutiamo i risultati alla luce del concomitante aumento del 60 per cento della popolazione complessiva, da 5 a 8 miliardi. La politica economica europea ha scelto di dare un grande peso all’obiettivo di sostenibilità, ponendo potenzialmente il settore produttivo in posizione di svantaggio competitivo rispetto al resto del ...

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13/12/2022 Donato Masciandaro

Politica monetaria miope: cavallo vincente o capro espiatorio?

La FED e la BCE sono oramai come la Pizia dell’Oracolo di Delfi: parlano poco, e male. Vanno sempre interpretate, con tutte le incognite connesse. È una strategia opportunistica, che aumenta il rischio di una stagflazione. Per capire perché, fissiamo qualche paletto. Partiamo dal fatto che entrambe le banche centrali vogliano combattere l’inflazione, e riportare i tassi di interesse su un sentiero in cui la remunerazione delle attività, reali e finanziarie, cioè il tasso di interesse, sia compatibile con una crescita dei prezzi al 2%, entro il 2024.  Per essere più chiari, l’assunto ...

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16/11/2022 Roberto Ruozi

Finanziare la transazione ecologica

Sulla transizione ecologica si sta dibattendo da molti decenni, dicendo e scrivendo moltissimo. In realtà, negli ultimi anni essa ha raggiunto un’importanza cruciale per lo sviluppo economico e sociale del nostro pianeta. Si tratta del resto di un tema assai complesso e molto difficilmente definibile, specie in termini pratici, che cambia in continuazione e che riguarda diversi ambiti, tra cui la decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare, la riduzione dell’uso della plastica, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l’adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio ...

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08/11/2022 Donato Masciandaro, Gianmarco Ottaviano

Il fair play finanziario ha cambiato l’industria europea del calcio?

La scorsa estate il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, interveniva a Sky Sport per presentare la dodicesima edizione del Report Calcio, sviluppata dal Centro Studi FIGC, in collaborazione con AREL e PwC Italia. Una relazione in chiaroscuro verrebbe voglia di dire, anche se in realtà c’era molto più scuro che chiaro.  «I dati del nostro Report Calcio sono impietosi come sempre […] in 12 anni abbiamo messo insieme un rosso aggregato di 4,1 miliardi di euro: abbiamo perso un milione di euro al giorno […] Il 79% delle nostre società ha chiuso in perdita. Negli ultimi 12 anni il nostro ...

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25/10/2022 Fabrizio Perretti

Lavorare meno e guadagnare di più: un’utopia?

Il mondo del lavoro occupa sempre una posizione centrale nel dibattito economico e politico e tale preminenza si è evidenziata anche nella recente campagna elettorale. Come recita l’art. 1 della Costituzione, la nostra Repubblica è fondata sul lavoro e non ci si può quindi sorprendere di tale centralità anche nel dibattito nazionale. In particolar modo dopo la pandemia, in cui il mondo del lavoro è stato attraversato – non solo in Italia – da trasformazioni e cambiamenti evidenti: lo sviluppo del lavoro da remoto, l’ondata di licenziamenti che ha interessato diverse professioni, la ...

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03/10/2022 Donato Masciandaro

Normalizzazione monetaria: la lezione del Whatever It Takes

Il 26 luglio del 2012 Mario Draghi pronunciava quelle parole che sono entrate nel Vocabolario Treccani come l’espressione che «apre nella politica europea un altro orizzonte che non aveva precedenti». Per mettere in luce la rilevanza del «whatever it takes», si può raccontare l’evoluzione dell’annuncio monetario come un’opera in tre atti. Atto primo: siamo alla fine degli anni Settanta, quando il problema dominante per i politici dei Paesi avanzati è quello di sconfiggere la Grande inflazione. L’analisi economica diede una ricetta per ottenere una politica monetaria efficace, che ...

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21/09/2022 Cecilia Attanasio Ghezzi

Pechino torna al carbone

Lo scorso agosto abbiamo visto spegnersi lo skyline di megalopoli come Shanghai e Chongqing. Stabilimenti che assemblano macchine e device elettronici poi distribuiti nel resto del mondo si sono fermati per mancanza di elettricità. File chilometriche si sono formate di fronte alle colonnine di ricarica per le auto elettriche, mentre la portata dei fiumi si è ridotta al punto da impedire la navigabilità alle barche di una certa dimensione. I razionamenti energetici hanno interessato soprattutto le regioni sudoccidentali dell’immenso territorio cinese dove, fino a questo momento, non si erano ...

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07/09/2022 Gianmarco Ottaviano

L’ambivalente eredità di Gorbaciov in Russia

Nella Bibbia (Daniele, II, 31-35) il re Nabucodonosor vede in sogno una colossale statua con la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi fatti in parte di ferro e in parte d’argilla. Una pietra si stacca dal monte e va a sbattere contro i piedi della statua, frantumandoli e facendola crollare. Secondo il profeta si tratta una metafora del succedersi dei regni terreni, destinati prima o poi a crollare per l’inconsistenza dei valori su cui si fondano. L’Unione Sovietica si dissolve il 26 dicembre 1991. All’inizio di quell’anno ...

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05/09/2022 Roberto Ruozi

Uno sguardo (positivo) sul futuro delle banche italiane

La situazione economica del nostro paese è abbastanza confusa e rende difficili le previsioni sulla sua evoluzione anche riferite al breve periodo. A parte la questione energetica che peserà non poco sulla nostra economia – e che non si sa se e come potrà essere risolta, con tutte le conseguenze del caso – numerosi altri indicatori sembrano far pensare che si stia cominciando a rientrare nell’ambito di un modello di sviluppo che da anni era scomparso, senza peraltro essere stato sostituito da alternative valide. Gli indicatori nuovi e più importanti che caratterizzeranno tale modello ...