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26/03/2024 Roberto Vona

Festival del Management: l'impatto non finisce

Dall’intelligenza artificiale alla leadership femminile, dalle sfide geopolitiche e ambientali al rapporto tra economia e mafie, passando per la sostenibilità dei conti pubblici, le strategie di rigenerazione urbana e i nuovi trend per una formazione al passo coi tempi: tanti i temi al centro della seconda edizione del Festival del Management di Sima, che il 7 e 8 marzo in Bocconi ha coinvolto oltre 4.000 partecipanti. Un confronto entusiasta, costruttivo e aperto che ora si sposta sul web: grazie alla nuova collaborazione con Economia & Management, infatti, i temi della manifestazione verranno approfonditi da firme autorevoli nel corso dei prossimi mesi.

 

E così anche la seconda edizione del Festival del Management si è conclusa. Il 7 e 8 marzo ci siamo ritrovati a Milano, città dell’intrapresa, ospitati nelle sedi dell’Università Bocconi: è stato molto emozionante rivedere tante persone presenti, che testimoniano continuità nell’esprimere sincera fiducia ed interesse in un’iniziativa nata da un’ispirazione visionaria soltanto a giugno del 2021 e diventata, in meno di tre anni, prima un’idea, poi un progetto esecutivo e infine una realtà oramai consolidata grazie al sostegno di tutta la comunità degli accademici di SIMA, la Società Italiana di Management.

Non era affatto scontato. Un aiuto fondamentale è arrivato dai partner e da tutti coloro che hanno voluto patrocinare e affiancare l’iniziativa, dimostrando fiducia e testimoniando piena e disinteressata condivisione di idee e valori, alla maniera dei mecenati di un tempo.

L’emozione è cresciuta ancora di più parlando di persona con gli ospiti presenti, ben oltre mille anche quest’anno, che raddoppiano considerando anche le presenze da remoto attestando la partecipazione al Festival del Management abbondantemente oltre le tremila presenze.

D’altronde, avvertivamo il bisogno diffuso di rimettere le relazioni umane al centro della vita ("we believe in humanagement!"), dopo anni vissuti in “non luoghi” privi di intelligenza relazionale, minacciosamente portatori di rischio di assuefazione e dipendenza.

Volevamo creare un appuntamento fisico, dopo anni di assenza, empatico ed accogliente, dove potere tornare a stringere le mani non solo per salutarsi, ma per trasmettere di persona i valori della fiducia, della disponibilità, dell’inclusione, dell’amicizia, della colleganza, nell’intento di promuovere lo spirito di solidarietà di comunità, essenziale per accompagnare e attraversare difficoltà e tempeste epocali come quelle che stiamo vivendo in questi anni e per rigenerare energia creativa e progettuale.

La presenza costante di autorità civili e militari di altissimo livello e di autorevoli rappresentanti di vertice di Istituzioni dello Stato onora la nostra iniziativa e ci incoraggia a proseguire con entusiasmo e consapevolezza nel percorso di allargamento della condivisione del valore della cultura del management a servizio del progresso e del benessere sociale, civile ed economico del nostro Paese.

Il Festival nasce infatti con questa missione, che si materializza attraverso il racconto di storie visionarie d’ispirazione, testimoniate da ambasciatori di una leadership dell’agire umano, guidato, diretto e coordinato “con le mani” dal sapere e dai valori manageriali, anch’essi umanissimi.

Siamo stati letteralmente incantati dalla magia delle tante storie ascoltate che hanno scatenato entusiasmo e voglia di emulazione positiva, ma anche desiderio di condivisione e di partecipazione, che si è alimentato con le voci degli oltre 200 ospiti selezionati con cura e accolti a braccia aperte nella grande famiglia dei cultori del management.

Esperienze travolgenti, che i tanti protagonisti hanno potuto rappresentare in decine di momenti di dibattito e confronto libero, costruttivo e aperto, che certamente aiutano a innescare emozioni e pensieri creativi, individuali e collettivi, trasformando l’eccezionalità in applicazione concreta, diffusa e benefica, di sicuro impatto per il Paese.

In questo cammino l’accademia degli studiosi di management, rappresentata dalla SIMA, si è offerta di contribuire in piena sintonia con i valori alti e nobili dell’Università, che deve assolvere con onore e senso di responsabilità istituzionale alla propria funzione di servizio civico inclusivo e democratico, rafforzando e innovando la cultura del management etico e sostenibile, lavorando con modalità appassionate, coinvolgenti e moderne alla formazione di nuove generazioni di protagonisti dello sviluppo economico e sociale del Paese, competenti e pronti ad affrontare con coraggio e intraprendenza le sfide del cambiamento, consapevoli della necessità e dell’importanza vitale di porsi nella vita obiettivi di servizio di comunità.

Questa determinazione è finalizzata ad apportare la necessaria credibilità, autorevolezza e terzietà al Festival del Management, che può beneficiare in modo esclusivo della reputazione e delle risorse scientifiche e valoriali degli accademici di management, che aiutano a rendere l’iniziativa robusta sul piano tecnico e indipendente nel suo progetto culturale.

Con questo spirito, fin dalla prima edizione, sono stati selezionati con cura e proposti all’ampio e variegato pubblico del Festival del Management tanti temi di frontiera di grande rilievo ed impatto economico e sociale (una cinquantina nella sola edizione appena conclusa - https://www.festivaldelmanagement.eu/il-programma), implementati con il coinvolgimento ampio e prezioso dei ricercatori e docenti associati alla Sima, con un apporto significativo anche delle generazioni più giovani, la cosiddetta NextGen di Sima.

Il programma del Festival del Management 2024 ha aperto con un “parterre” caratterizzato da un profilo marcatamente istituzionale, con presenze eccellenti in contesti operativi molto variegati, che ci hanno proposto un affascinante viaggio nella complessità dell’intelligenza artificiale, evidenziando l’importanza degli avanzamenti tecnologici nel campo della gestione manageriale delle organizzazioni complesse, gli straordinari cambiamenti nelle esigenze e modalità di lavoro, i progressi che si possono ottenere sul versante sia dell’efficienza che della capacità di agire, migliorando le performance di efficacia. Si è parlato anche di intrecci perversi e subdoli tra economia e mafie, analizzando in particolare il ruolo dell'intelligenza artificiale a supporto dell'azione istituzionale di contrasto allo sviluppo nell'economia delle organizzazioni criminali.

Si è discusso, con la partecipazione di testimonianze di prim’ordine, anche di leadership delle donne nei processi di sviluppo dell'economia e della società e di come promuovere la cultura del management al femminile, che in Italia fatica ad affermarsi in modo adeguato. Di rilievo l’iniziativa promossa durante il Festival del Management dalla Sima in partnership con Invitalia e MIMIT, finalizzata a diffondere, mediante un contest di casi aziendali (“Make It a Case) elaborati da studenti di management di tutte le università italiane, la consapevolezza dell’importanza del contributo delle donne al progresso dell’economia.

Si è parlato anche di sfide geopolitiche e ambientali, ma anche di sostenibilità dei conti pubblici, di politiche di pianificazione pubblica della rigenerazione urbana, di management della salute pubblica, di gestione delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie e di tante altre esperienze d’impatto, con decine e decine di esperti, studiosi, giornalisti, professionisti, studenti interessati a contribuire attivamente allo sviluppo della consapevolezza dell’importanza della divulgazione alta della cultura dell’agire manageriale sostenibile a servizio del progresso e del benessere economico, civile e sociale delle nostre comunità e dei nostri territori.

La presenza di giornalisti di rango nel vivo della produzione dei contenuti delle diverse sessioni del Festival è stato un tratto distintivo e qualificante di questa seconda edizione, che ha beneficiato del contributo di professionalità eccellenti del giornalismo italiano, preziose nel lavoro strategico di rappresentazione del valore delle esperienze e dei saperi di Management mediante l’uso di strumenti e linguaggi di comunicazione efficaci, che ha permesso di ottenere un’attenzione mediatica davvero straordinaria.

Da quest’anno, tutta la ricchezza di analisi e riflessione frutto delle brillanti discussioni maturate con passione ed entusiasmo in ognuna delle molteplici “agorà” del Festival del Management, sarà sistematizzata e valorizzata nei prossimi mesi mediante una selezione di scritti ospitati, sia dalla Rivista trimestrale Economia & Management, fondata da Claudio Demattè e oggi diretta dal collega Sandro Castaldo - già Presidente di Sima nell’anno della ideazione del Festival del Management e attualmente Presidente di Ifsam (International Federation of Scholarly Associations of Management) – sia da E&M Plus, supplemento mensile di taglio più divulgativo. In questo modo si creerà una linea di continuità di attenzione e di interesse tra l’edizione precedente e quella successiva del Festival del Management, promuovendo la conoscenza dell’iniziativa e stimolando la partecipazione di un pubblico sempre più ampio tramite la diffusione del valore delle sue proposte.

 

Roberto Vona, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Università Federico II di Napoli, è ideatore e Delegato SIMA per il Coordinamento scientifico del Festival del Management

Un momento del Festival del Management 2024