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Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. Talento e presunzione
Un ragazzino di 10 anni che vive in uno sperduto ranch del Montana ha un talento non comune per la fisica e la cartografia, ma è anche di una presunzione senza pari. Raccontando il suo viaggio da una parte all’altra degli States il regista Jean-Pierre Jeunet si (e ci) interroga sul rapporto che il genio intrattiene col mondo che lo circonda, e su come il mondo può e deve accorgersi del genio.
Whiplash. Se non sanguini, non ce la fai
Raccontando il feroce rapporto che lega un aspirante batterista di New York al suo esigente e forse un po’ sadico maestro, Whiplash di Damien Chazelle ci offre un’interessante parabola sulla formazione, ma anche un apologo sulla leadership e un racconto sui modi e le forme con cui si esercitano, oggi, il potere e l’influenza.
È arrivata mia figlia. Il paradosso della governante
Un film di produzione brasiliana mette in scena la storia di una donna che accetta di conformarsi alle norme e alle regole sociali e di una figlia che invece queste norme le rifiuta. Diretto dalla regista Anna Muylaert, E’ arrivata mia figlia è un piccolo apologo, arguto e sorridente, sul conformismo come base del funzionamento delle organizzazioni.
Latin Lover. La manutenzione del mito
Come nascono i miti? Come si formano le leggende? Chi li tramanda? Chi li conserva? Cosa li mette in crisi? Lavorando sulla mitologia costruita attorno a un divo del cinema italiano degli anni d’oro, Latin Lover di Cristina Comencini offre interessanti spunti di riflessione anche sulla funzione delle mitologie in ambito aziendale.
Big Eyes. Marketing, creatività e menzogna
Ispirandosi alla storia vera di Margaret Keane, il nuovo film di Tim Burton ( Edward mani-di-forbice , La fabbrica di cioccolato ) racconta la caduta della distinzione fra arte e merce e si interroga sul valore “creativo” e sulle implicazioni etiche del marketing. Strategia del desiderio o tattica della falsificazione?
Oltre la siepe del conformismo. Il giovane favoloso
Dalla casa-carcere di Recanati ai salotti intellettuali di Firenze fino all’esplosione di popolaresca vitalità dei vicoli di Napoli, Il giovane favoloso di Mario Martone rilegge la vita di Giacomo Leopardi come una sofferta ma continua sfida alle convenzioni del suo tempo, e come una romantica rottura del conformismo in nome del diritto di tutti alla felicità. Una vita esemplare, piena di suggestioni ...
Il sogno italiano e il mito del progresso
Lavorando sui materiali di repertorio e sui filmati aziendali conservati nell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, il regista Davide Ferrario ricostruisce lo slancio produttivo e il fervore industriale con cui la società italiana ha attraversato buona parte del Novecento, fino alla disillusione iniziata con la crisi energetica del 1973. Un film “storico” che guarda al nostro ...
Saving Mr. Banks La tata volante e il papà di Topolino
Un imprenditore dello spettacolo – Walt Disney – vorrebbe acquistare i diritti di un bestseller – Mary Poppins – per farne un film. Ma l’autrice – Pamela Lyndon Travers – non si fida, resiste e non firma l’accordo. Un delizioso film di John Lee Hancock racconta la lunga e difficile trattativa per la gestazione del film sulla tata che arriva dal cielo con l’ombrello volante. E offre ...
Il pianista, il camorrista e il poliziotto
Lavorando con intelligenza sugli stereotipi e sui luoghi comuni, Song’e Napule dei Manetti Bros mette in scena un ambiente sociale in cui mimetismo, simulazione e falsificazione sembrano essere le doti professionali più preziose. Ma dove la coerenza con i propri valori alla fine vince sulla logica del compromesso e sull’acquiescenza nei confronti dei potenti.
Smetto quando voglio. Sette uomini d’oro
Con Smetto quando voglio l’esordiente Sidney Sibilia confeziona una divertente commedia di situazione che offre un paradossale sbocco professionale al precariato d’eccellenza e riflette sui rapporti, le analogie e le differenze fra un team aziendale e una gang criminale. Da strapazzo.