E&M

2019/4

Ilaria Conti

TAP: una priorità per l’Europa E per l’Italia?

Il TAP (Trans Adriatic Pipeline) fa parte dei cosiddetti PCIs, i progetti ritenuti prioritari per la politica energetica dell’Unione Europea. Attraversando l’Italia come Paese di sbocco per i mercati del Nord Europa, il nostro Paese dovrebbe beneficiare di tutta una serie di vantaggi indiretti derivanti da tale infrastruttura. Questi, sono prevalentemente legati alla certezza degli approvvigionamenti e al valore geo-politico e strategico apportato da TAP, nonché da non trascurabili ricadute benefiche di natura economica quali la creazione di posti di lavoro e l’impatto sull’economia locale. Tuttavia, le variabili e i motivi di incertezza a livello economico e geopolitico, sono talmente numerosi che è impossibile azzardare una stima precisa dell’impatto che il gasdotto avrebbe sul costo dell’energia. Se da un lato il finanziamento interamente privato di TAP condurrebbe a un risultato 100 per cento positivo di un’analisi costi-benefici basata sulla sola componente economica, l’elemento della social acceptance e il suo costo politico non possono essere trascurati dall’amministrazione locale e nazionale.

L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI

Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.