E&M

2016/4

Alessandro Danovi Valter Conca Luca Riva

Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis della legge fallimentare. Un’analisi empirica

Tra gli strumenti di gestione delle crisi, gli accordi di ristrutturazione dei debiti hanno assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilevanza. Un’analisi sui principali tribunali del Nord Italia tra il 2005 e il 2014 mostra che gli accordi appaiono funzionare nel caso di società strutturate, con elevata esposizione debitoria e in presenza di un numero significativo di banche coinvolte. Dal punto di vista del debitore le ristrutturazioni di successo sono accompagnate da parziali modifiche nell’organizzazione, interventi di riduzione dei costi e una focalizzazione sull’attività principale, sebbene, in media, i debitori escano dalle ristrutturazioni con una leva elevata.

THE DEBT RESTRUCTURING AGREEMENTS UNDER 182-BIS OF ITALIAN INSOLVENCY LAW: AN EMPIRICAL STUDY ? In 2014 the financial crisis led in Italy around 4700 companies to file for preventive arrangements and debt restructuring agreements. An analysis on filing under 182-bis of Italian Insolvency Law shows that structured companies with large debt exposure and a significant number of banks involved in the restructuring process have a higher probability of success. From the borrower’s standpoint, debt restructuring is accompanied, in the most successful cases, by changes of internal organization, cost reduction, and focus on core business, although, on average, borrowers exit restructurings with high leverage.

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