E&M
2010/2
Indice
Editoriale
Focus intervista
La finestra sul mondo
Buone prassi di gestione delle HR per le multinazionali italiane in Russia
Il mercato delle regole
Temi di Management
Un modello per la comprensione dell’andamento dei progetti
Sostenibilità, innovazione e il futuro dei sistemi di mobilità urbana
Fine delle turbolenze nell’aria? Scenari e prospettive per il trasporto aereo in Italia
Fuoricampo
Articoli
Qualità del prodotto e Supply Learning Network. Il caso illycaffè
Artista o trendsetter? Il dilemma dell’innovatore nei settori simbolici
L’innovazione organizzativa nelle aziende sanitarie: dai processi alle persone
Storie di straordinaria imprenditorialità
Fotogrammi
L’impresa sociale nella crisi attuale e in prospettiva
L’impresa sociale è considerata spesso un ossimoro concettuale. Anche una parte del management, pur condividendo l’idea che l’integrazione fra sociale ed economico è fondamentale per il mantenimento e lo sviluppo del sistema paese, quando traduce aziendalmente questa condivisione preferisce fare scelte filantropiche “accessorie” e di “capitalismo compassionevole” senza presidiare il sociale come parte integrante di una formula imprenditoriale di successo.#Oggi il sistema giuridico ed economico offre l’opportunità di rivedere l’ossimoro fra sociale ed economico, anche tramite la costituzione di imprese sociali come Srl e Spa senza distribuzione di utili. Ovviamente non si sta proponendo che le imprese profit si trasformino in imprese sociali non profit, ma si evidenzia l’opportunità di coniugare sociale ed economico anche tramite l’impresa sociale ex lege (L. 118/05, D.lgs 155/06 e decreti attuativi) in un ruolo complementare. Ed esse possono essere spin-off sociali o, nella contingenza della crisi, saving company per le imprese profit, ma anche attori imprenditoriali ex novo la cui governance può annoverare, in modo sinergico, profit, non profit e pubblico.
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