Archivio

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13/08/2021 Gianmarco Ottaviano

Brexit and the City

Qui da noi i nastri rossi si tagliano a Natale quando si aprono i regali. Al di là della Manica quella del taglio del nastro rosso è un’ossessione che domina il dibattito pubblico, raggiungendo il parossismo quando si tratta di Unione Europea. Non si tratta naturalmente del nastro delle festività natalizie, ma di red tape, il termine con cui nel Regno Unito ci si usa riferire alla serie apparentemente infinita di lacci e lacciuoli burocratici che impediscono agli animal spirits del mercato di dar libero sfogo al loro istinto creativo. L’uso del termine red tape nasce dal fatto che in passato ...

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16/07/2021 Claudio Cosentino, Adelina di Pietro

La sostenibilità nelle aziende idriche: il caso di ACEA ATO2

La sostenibilità è una delle più grandi sfide che ciascuna azienda è chiamata ad affrontare per evolvere verso un sistema economico che sia in grado di coniugare la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sociale ed economico.  I gestori dei servizi idrici sono definiti «sostenibili per vocazione» in quanto la loro missione fondamentale è garantire, alle generazioni presenti e future, l’accesso al servizio idrico, primario per la sopravvivenza, assicurando la tutela della qualità e quantità della risorsa idrica. Essi integrano la dimensione ambientale con lo sviluppo economico e la dimensione ...

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12/07/2021 Donato Masciandaro

Tassi di interesse, inflazione e banche centrali: le parole pesano

È dalla scorsa primavera che i riflettori sono accesi sulla dinamica dei tassi di interesse, e sull’effetto che su di essa può avere il rischio inflazione. Tutto è iniziato a maggio, quando i dati relativi alla crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti hanno segnato un aumento che non si registrava dal 2008. Era il segnale di un’economia con una esuberante domanda aggregata, che si riflette in una crescita economica sia reale sia nominale. È dunque normale che siano saliti sia i tassi di interesse sui titoli di stato americani sia il tasso di cambio del dollaro. Da quel momento, ...

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28/06/2021 Cecilia Attanasio Ghezzi

Una marcia lunga 100 anni

Il 1° luglio si festeggerà con gran fanfara la nascita del Partito comunista cinese. È una data di comodo, perché sicuramente cellule del Partito esistevano già prima di quel luglio del 1921, mentre storicamente il primo Congresso si svolse solo il 23 luglio. Ma Mao Zedong non ricordava precisamente la data, e così nel 1941 si decise altrimenti. Cento anni dopo lo skyline delle principali metropoli si accenderà con i colori del Partito, l’esercito sfilerà e ci saranno manifestazioni e celebrazioni ovunque perché, come ha recentemente sottolineato l’attuale presidente Xi Jinping, saranno ...

Cattura
23/06/2021 Fabrizio Perretti

Americanismo e modelli manageriali

I manager utilizzano nuovi modelli di gestione per affrontare i problemi che si presentano ogni volta che vi sono cambiamenti – nelle dimensioni e nella complessità delle imprese oppure nell’ambiente competitivo internazionale – che sfidano le pratiche correnti. Tali modelli non contengono solamente un insieme di tecniche di gestione, ma rappresentano anche l’espressione di una determinata ideologia organizzativa, sono cioè mappe cognitive della realtà sociale che influenzano la percezione e l’azione dei manager e che ne giustificano il potere e l’autorità[1]. Se è vero che i ...

Fiscalità
07/06/2021 Gianmarco Ottaviano

G7: il grande passo avanti sulla fiscalità globale delle multinazionali

Un «grande passo avanti... verso un inedito accordo globale sulla riforma fiscale». Così il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni ha commentato l’accordo raggiunto a Londra in occasione dell’ultimo incontro dei ministri delle finanze del G7, cioè il gruppo di sette grandi Paesi formato da Canada, Francia, Germania. Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, incontro nel quale Gentiloni rappresentava l’Unione Europea. Scopo dell’accordo è combattere tutti insieme un certo tipo di elusione fiscale a livello internazionale, che, secondo alcune stime, sottrae alle casse ...

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24/05/2021 Cecilia Attanasio Ghezzi

Anche la Cina diventa vecchia

L’ultimo censimento cinese ha fotografato la nuovissima Cina: 1,412 miliardi di persone, di cui oltre il 60 per cento vive nelle città e solo il 63,4 per cento è in età da lavoro, contro il 70 per cento di appena dieci anni fa[1].  Per intenderci, gli over 65 sono oggi oltre il 13 per cento del totale contro l’appena 9 per cento riportato dal censimento del 2010. «La Cina è diventata vecchia, prima di diventare ricca», chiosa il New York Times[2] parafrasando una ben nota massima di Deng Xiaoping. Ed è un trend che non si arresterà facilmente. La natalità è calata per il quarto ...

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22/05/2021 Andrea Beltratti, Alessia bezzecchi, Diego Ferrari

L’infrastruttura del futuro? I car parking per la mobilità sostenibile

L’Italia vede nella sostenibilità e nelle infrastrutture la chiave per riavviare il processo di crescita economica, di cui si sono perse le tracce da oltre vent’anni. Le infrastrutture rilevanti sono tante, da quelle materiali tradizionali, come le strade e le ferrovie, a quelle materiali ma nuove, come i satelliti, fino a quelle immateriali, come il capitale umano e la coesione sociale. Parafrasando Jovanotti, «quando li cattura una definizione, il mondo è pronto a una nuova generazione». Se catturare l’attenzione degli investitori è altrettanto importante, perché limitarsi a guardare ...

Finanza digital
20/05/2021 Roberto Ruozi

Finanza e social media: un connubio pericoloso

Le crisi finanziarie e gli scandali a esse associati si ripresentano nel corso degli anni e quindi anche ai nostri tempi. Dopo le grandi crisi degli anni 2007/2008, in verità, sembravano destinati a scomparire, ma invece sono più attuali che mai anche se non hanno più raggiunto l’intensità del biennio ricordato. Rispetto ad allora è anche cambiata la loro qualità, come dimostrano alcuni fatti recentissimi dai quali si possono trarre informazioni interessanti. Ne citerò quattro, di cui tre molto simili fra loro e uno diverso e per alcune aspetti più «nuovo». Alludo, da un lato, ai fallimenti ...

Turchia
10/05/2021 Donato Masciandaro

Sovranismo e moneta: oggi Istabul, ieri Bisanzio

Se un Paese cambia tre Governatori della banca centrale in due anni, come è accaduto in Turchia, vuol dire che la politica monetaria non è credibile. Nessuna meraviglia allora se la lira turca soffra e l’inflazione galoppi. A fine marzo il Presidente Recep Tayyip Erdoğan ha licenziato il Governatore della banca centrale Naci Ağbal, che era stato nominato nel novembre 2019, al posto del governatore Murat Uysal. A sua volta, il governatore Uysal era stato nominato nel luglio 2019 al posto del governatore Murat Çetinkaya. Come si spiega questo valzer alla banca centrale? Partiamo dall’inizio ...