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Il capitale umano. Il codice a barre della vita
Al di là delle polemiche spesso pretestuose, il nuovo film di Paolo Virzì Il capitale umano traccia un quadro fosco della borghesia di una delle zone più ricche e produttive del paese. E invita a interrogarci su come, quando e perché l’accumulo di capitale umano abbia perso ogni collegamento con la crescita sociale ed economica del paese.
Una piccola impresa meridionale
Sono persone diversissime ma accomunate da un forte senso di disagio verso un mondo con cui non sono più in sintonia. La decisione di ristrutturare il faro diventerà lo stimolo per una rinascita prima esistenziale e poi anche imprenditoriale. Dopo Basilicata coast to coast , il nuovo film di Rocco Papaleo traccia una suggestiva metafora di start-up innovativa.
L’intrepido. La demitizzazione della competenza
Costruito quasi come una parabola evangelica, il nuovo film di Gianni Amelio L’intrepido prospetta finalmente una visione del lavoro non più come condanna ma come opportunità, non come alienazione ma come autorealizzazione. E attraverso il personaggio di un candido “rimpiazzista” interpretato da Antonio Albanese arriva a mettere in dubbio quel mito della competenza su cui da tanti anni si ...
Tutti pazzi per Rose. La segretaria, il coach e il brivido della dattilografia
Attraverso l’epopea di una segretaria anni cinquanta che si rivela la più veloce al mondo nel battere i tasti della sua macchina da scrivere, il regista francese Régis Roinsard disegna con Tutti pazzi per Rose una sorridente metafora di alcuni dei valori fondanti del capitalismo. Ma ci regala anche una fiaba color pastello intrisa di ottimismo e di fiducia nel merito e nel talento.
Mi rifaccio vivo. Il guru del marketing e l’imprenditore invidioso
Attraverso la spassosa vicenda di un imprenditore aspirante suicida che si reincarna per far fallire il suo rivale, il nuovo film di Sergio Rubini ( Mi rifaccio vivo , 2013) mette in scena con garbata leggerezza alcuni paradossi del management contemporaneo e ironizza su certi guru del marketing dei nostri tempi.
Viva la libertà. Lo choc del cambiamento
Un film profetico sull’Italia di oggi e sulla impasse in cui sembra essersi invischiata. Ma anche un lucido apologo che aiuta a capire perché tanto spesso le organizzazioni – anche non volendolo – sono di fatto refrattarie al cambiamento e all’innovazione.
La migliore offerta. Reputazione e falsificazione
Attraverso la sorprendente vicenda di un battitore d’aste che cade in una trappola analoga a quella in cui lui faceva cadere i suoi clienti, il nuovo film di Giuseppe Tornatore costruisce un appassionante congegno narrativo che si interroga sul valore della reputazione e sui modi attraverso cui distinguere verità e falsificazione.
The Way Back. Nel cuore del team
Nel nuovo film di Peter Weir ( The Truman Show, Master & Commander) un gruppo di evasi da un gulag siberiano, in fuga in alcuni dei luoghi più impervi del pianeta, deve costruire un team affiatato che garantisca maggiori possibilità di sopravvivenza. E scopre che ogni team, per funzionare, deve avere un cuore affettivo.
Chef. L’uomo che sussurrava alle verdure
La qualità non basta. Bisogna anche saperla comunicare. Attraverso una vicenda esemplare ambientata nel mondo della haute cuisine, Chef di Daniel Cohen mette a fuoco alcuni dei temi centrali nel dibattito sulle industrie creative contemporanee. A cominciare dall’interrogativo su come conciliare la creatività individuale con l’inevitabile standardizzazione imposta dalla dimensione industriale.
Margin Call. Loro, i soldi non li perdono mai
Lucido e intransigente, Margin Call di J.C. Chandor analizza i meccanismi economico-finanziari che hanno generato la grande crisi. E lo fa senza guardare in faccia nessuno, additando caso per caso le omissioni e le responsabilità. Un film duro, informato, per molti versi necessario.